Baby-sitter, tutori, aiuti per le famiglie: ma come faremmo senza i nonni?

Mercoledì 2 ottobre era la ricorrenza della festa dei nonni, se ne è parlato, ma mai abbastanza. La società riconosce questo ruolo? Risponde il vicedirettore

Paolo Mosanghini

Egregio vicedirettore,

dopo aver vissuto come una sorta di stato di grazia il mio ruolo di nonna, ora faccio i conti con il tempo che passa e con rammarico capisco che i tempi si evolvono e con loro il rapporto fra le persone; in questo caso fra nonni e nipoti.

Una sottile malinconia mi porta a pensare al tempo in cui per i miei nipoti ero un punto di riferimento, o perlomeno così mi sentivo, alla loro manina che si intrufolava nelle mie, l'odore della loro pelle nell'incavo del collo; e quegli abbracci appassionati quando arrivavi e pianti capricciosi di quando andavi via.

Ricordo le telefonate per raccontare piccoli aneddoti e le serate sul divano o nel lettone riempite di piccoli segreti; e le corse nei prati, le storie inventate, il farmi piccola per i loro giochi, e le storie, sempre quelle, per farli addormentare e ancora il loro odore... di umido, di sapone, di borotalco... l'odore dei bambini.

E poi crescono e sempre meno confidenze, meno abbracci, meno strette di mano, meno domande; e la sensazione di essere di troppo, di essere indiscreta, di non essere non all'altezza dei loro tempi.

È solo colpa dell'età, ti dici, senza che nessuno tenga conto della mia età, altrettanto delicata e fragile di quella di un adolescente; della mia età che si vorrebbe rallentare contrariamente a quella dei giovani che vorrebbero bruciare le tappe; la mia età che non ha tempo di aspettare che tornino tempi migliori e affetti più intensi.

La mia età che mi chiede di comprendere che la vita di ciascuno può avere indirizzi diversi, ma, e come dice una canzone di Venditti, i grandi amori non finiscono mai, fanno giri immensi e poi ritornano.

E ci sarà, poi, un tempo per nuovi abbracci.

Marisa Dreosto Nardini

Codroipo


Cara Marisa,

se non ci fossero i nonni come farebbero a organizzarsi migliaia di famiglie?

Mercoledì 2 ottobre era la ricorrenza della festa dei nonni, se ne è parlato, ma mai abbastanza. Sono preziosi, i nonni, per le giovani coppie che spesso sono fuori casa e non riuscirebbero a conciliare gli impegni con il servizio di "babysitteraggio" dei pargoli.

E allora ecco che i nonni vengono in soccorso. E tra nonni e nipoti si instaura un rapporto che lei ha descritto con molta tenerezza e con infinito affetto e che rimane per tutta la vita, anche se l'odore del borotalco è stato sostituito dal profumo. La capisco, i tempi cambiano e i piccoli quando diventano grandi si ritirano di fronte alle coccole, sono adulti e chiedono un'altra relazione con i familiari, alla pari. Ma l'affetto con il quale lei, cara Marisa, ha nutrito i suoi nipoti resta, c'è sempre. Arriva il momento che i nonni vorrebbero accanto i nipoti per fare due chiacchiere, per sentirsi meno soli. Se ne accorgeranno, forse leggendo la sua lettera.

Qualche tempo fa ha destato scalpore la notizia di una nonna cinese che si è rivolta a un giudice e ha vinto la causa.

Lo sa perchè? La sua storia, riferita dall'Economist, è esemplare. Per cinque anni si è presa cura del suo nipotino, mentre sua figlia e il genero lavoravano a 300 chilometri di distanza. Un'attività a tempo pieno per la nonna. Forse per successive complicazioni familiari, la nonna ha ritenuto di essere stata sottopagata come nonna-sitter. Ha fatto causa ed è stata risarcita.

Il caso non è isolato tanto che periodicamente si parla di quanto possa valere il "lavoro" da baby sitter svolto dai nonni per accudire i nipoti. Nel caso cinese la signora aveva ricevuto dalla figlia e dal genero circa 8.000 euro per essersi presa cura del nipotino per cinque anni, da sola. Lei, però, ne voleva 25.000 e si è dunque rivolta al Tribunale per ottenere un risarcimento. I giudici le hanno riconosciuto l'equivalente di 10.000 euro.

Ma quanto vale davvero il "lavoro" dei nonni?

Secondo i dati Istat, in Italia sono oltre 12 milioni i nonni che si prestano nella gestione dei nipoti. Il più delle volte lo fanno gratis, ossia senza chiedere alcun riconoscimento per il loro contributo alla gestione della famiglia, e in qualche caso sono persino loro che aiutano economicamente i figli adulti. Ecco, quindi, che molti pensionati fanno da veri e propri baby sitter, vanno a prendere i nipoti a scuola, preparano da mangiare, li aiutano nei compiti a casa e li portano agli allenamenti sportivi o alle lezioni di musica e danza. Facendo un rapido conto, è stato stimato che un nonno o una nonna dovrebbe guadagnare mensilmente per il suo insostituibile supporto alla famiglia circa tremila euro.

Marisa, la ringrazio per avermi dato l'occasione di ricordare l'immenso lavoro dei nonni. E sono certo che qualche nipote la inviterà a cena.

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