Così scrivono i giovani Consulenti del Lavoro (CdL)
CDL la bellezza del nostro lavoro sta nel fatto che siamo allo stesso tempo sarti e medici delle aziende

Perché siamo la professione più bella del mondo? È da questa domanda che sono partite le riflessioni dei giovani su quello che sarà il futuro della professione e soprattutto su che cosa debbano fare i Consulenti del Lavoro (CdL) tutti, assieme e a tutti i livelli, per attrarre giovani appassionati e competenti. Immaginando che la domanda venga posta da un giovane che sta valutando di avvicinarsi alla professione, possiamo dire che la bellezza del nostro lavoro sta nel fatto che siamo allo stesso tempo sarti e medici delle aziende. Il nostro compito è quello di assistere, supportare e accompagnare i clienti nell’individuazione e nella realizzazione di soluzioni pensate a misura delle loro realtà, soluzioni che permettano loro di affrontare e di adattarsi ai continui cambiamenti, traendo da essi tutti i vantaggi possibili.
Allo stesso tempo, siamo chiamati ad intervenire prima di tutto per prevenire e, laddove non fosse possibile, per curare eventuali “malanni” che possono colpire i nostri clienti, permettendo loro di uscire dalle difficoltà più sani e forti di prima. E ancora, volendo essere un po’ presuntuosi – cosa che a volte non guasta – possiamo dire che i servizi da noi offerti e le attività da noi svolte possono essere utili a tutti, aziende da un lato, lavoratori dall’altro. Questo è quello che, secondo noi, dobbiamo mostrare e trasmettere al mondo esterno. La passione che anima ciascuno di noi e la dedizione al lavoro che ci siamo scelti, passione e dedizione che ci hanno permesso di affrontare a testa alta i momenti difficili, senza mai mollare, devono essere la nostra bandiera da sventolare con orgoglio.
Lavoro autonomo professionale, l’ENPACL a supporto
Per quanto riguarda il lavoro autonomo professionale, questo è visto dai giovani allo stesso tempo come un rischio e un’opportunità: rischio perché, se non c’è la possibilità di collaborare con studi avviati, l’inizio dell’attività in forma autonoma e individuale è visto come un salto nel vuoto, soprattutto in un momento di grande incertezza come quello che stiamo vivendo; opportunità perché oggi ci sono diverse agevolazioni dal punto di vista fiscale e molti strumenti e misure di sostegno per l’avvio delle nuove attività messe a disposizione dall’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei CdL (Enpacl). Ancora una volta, la scelta di intraprendere un percorso di lavoro autonomo è positivamente influenzata dall’instaurazione di collaborazione con strutture organizzate, o dalla creazione di reti con altri professionisti, giovani e no. Sono molteplici le agevolazioni fornite dall’Enpacl, dal sostegno al praticantato ai progetti formativi con borse di studio, dalla polizza gratuita per i neo iscritti alla convenzione per i mutui per acquisto, ristrutturazione o costruzione dello studio, dai prestiti per i neo iscritti fino alla contribuzione ridotta per under 35.
Tra i progetti formativi, svolti in collaborazione con Fondazione studi dei CdL, merita evidenziare: corsi in materia di sicurezza sul lavoro, studio 4.0, consulenza previdenziale, sviluppo delle nuove competenze, personal branding per la gestione dello studio professionale, conflitti aziendali, ispezioni del lavoro e previdenziali, assistenza e difesa delle imprese. Un’avanzata piattaforma web, inoltre, è stata appositamente studiata per fornire simulazioni pensionistiche con il supporto online di esperti, giuristi e tecnici informatici. Uno strumento di lavoro che supporta in maniera efficace i CdL nella loro attività.
IA: un cambiamento da governare
Il mercato del lavoro è destinato a fare i conti con l’intelligenza artificiale. Le nuove frontiere della digitalizzazione incideranno, e non poco, su aziende e lavoratori. Esiste infatti la probabilità che l’IA e la robotica portino alla delocalizzazione e alla trasformazione dei posti di lavoro, alla scomparsa di alcune professioni e alla nascita di altre. Per affrontare e governare tale epocale cambiamento, sarà importante farsi trovare pronti perché, da una parte, si dovrà sfruttare il potenziale offerto dalle nuove tecnologie per aumentare la produttività e migliorare la qualità del lavoro e dell’occupazione, dall’altra, bisognerà scongiurare il rischio di un aumento delle disparità retributive e una riduzione dell’accesso ai sistemi di sicurezza sociale. Sono alcune delle osservazioni presentate nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul rapporto tra IA e mondo del lavoro dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro (CNO) nel corso dell’audizione che si è svolta il 4 marzo scorso presso le Commissioni Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati.
L’intelligenza artificiale può rappresentare un’alleata dei lavoratori, perché il ricorso allo strumento può aiutare nell’esecuzione di mansioni ripetitive, faticose e perfino pericolose, ma può anche aprire la strada a nuovi modelli di lavoro, come il lavoro autonomo o il telelavoro. Per il momento non esiste un’IA omologante né intelligente a tal punto da essere destinataria di qualsiasi delega di funzione. Ad avviso del CNO è indispensabile la formazione in via permanente dei lavoratori che, a loro volta, dovranno essere disposti ad accettare impegni formativi continui per la transizione e il mantenimento delle loro competenze durante tutto l’arco della loro vita lavorativa. Il documento completo è disponibile su www.consulentidellavoro.it
Certificare, conciliare e assistere, ma anche politiche attive/ricerca del lavoro
Oramai da diversi anni il legislatore ha previsto la possibilità di certificare i contratti presso i Consigli provinciali dell’Ordine dei Consulenti del lavoro (CPO) e Udine è stata la prima sede certificatrice in Italia. È inoltre possibile conciliare eventuali controversie di lavoro in qualità di “sedi protette”. La Legge Fornero aggiunge a questi compiti anche la rappresentanza dei diritti dei lavoratori. La funzione conciliativa è ulteriormente ampliata dall’intervento riformatore del 2015 (c.d. “Jobs Act”). Il D.Lgs. 81/15, in materia di mansioni e contratto part-time, individua nelle commissioni di certificazione le sedi deputate alla formalizzazione degli accordi individuali di modifica delle mansioni e di flessibilità della distribuzione dell’orario nel rapporto di lavoro a tempo parziale. Ma riconosce anche la possibilità per il lavoratore di farsi seguire da un CdL, il cui ruolo non è più circoscritto all’assistenza della parte datoriale.
I CdL, inoltre, sono gli unici professionisti a poter svolgere funzioni di ricerca e selezione del personale ed intermediazione professionale; promozione e gestione dei tirocini formativi; organizzazione e gestione delle attività per le politiche attive (Garanzia Giovani, contratti ed assegni di ricollocazione etc.); gestione della formazione finanziata dai fondi interprofessionali per la formazione continua obbligatoria dei lavoratori. Il CdL può erogare assistenza con modalità diretta sulla formazione per determinate figure (lavoratori, preposti, dirigenti, datore di lavoro etc.) e sulla nomina di un responsabile del servizio di prevenzione e protezione (cd RSPP). Presso i CdL è anche possibile, per i lavoratori dipendenti, presentare le dimissioni telematiche.
Asseverazione della regolarità contributiva e retributiva (ASSECO)
L’Asseverazione della regolarità contributiva e retributiva delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro (Asse.Co.) è una vera e propria “certificazione” rilasciata solo dai CdL alle imprese richiedenti, per promuovere e diffondere la cultura della legalità. Con l’Asse.Co. - nata nel 2014 con un protocollo d’intesa fra il Ministero del Lavoro e il CNO - gli accessi ispettivi presso i datori di lavoro saranno orientati in via prioritaria verso le aziende non in possesso dell’asseverazione. Inoltre, fermo restando la disciplina vigente in materia di responsabilità solidale, l’asseverazione potrà essere usata anche per gli appalti privati per verificare la regolarità delle imprese. Tutte le informazioni, compresi i nominativi dei CdL asseveratori, sono reperibili al sito nazionale www.consulentidellavoro.it nella sezione dedicata.
Lavoriamo per la legalità, i workshop interattivi nelle scuole
L’Associazione giovani e il CPO organizzano incontri di aggiornamento professionale sulle molteplici tematiche legate al mondo del lavoro.
Assieme portano avanti il progetto “Lavoriamo per la Legalità”, nato nel 2019 dal CNO e dalla sua Fondazione Studi, con l’obiettivo di fungere da ponte tra gli studenti e il mondo del lavoro, con il duplice scopo di orientare gli studenti al lavoro, ma ad un lavoro etico, trasparente e legale da un lato e dall’altro di avvicinarli alla professione, da sempre presidio di legalità.
Con questo progetto i CdL vogliono farsi promotori di valori di legalità, etica, onestà, antimafia ed anticorruzione che dovrebbero essere propri di tutte le professioni e di tutte le imprese, con conseguenze positive sull’intera società. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso workshop interattivi per gli studenti e con l’attività fornita dal videogame GenL. I workshop sono organizzati in modalità gratuita per gli Istituti scolastici e le Università.
Gli incontri possono essere organizzati durante tutto l’anno, sia come singoli seminari, sia come percorsi PCTO e possono essere adattati a quelle che sono le esigenze dei singoli Istituti e delle singole classi. Per qualsiasi informazione si può contattare direttamente il CPO e visitare il sito www.genl.eu.
Sindacato nazionale e Associazione giovani
L’ANCL – Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Unione provinciale di Udine, da sempre impegnata nel sostenere la categoria, oltre a realizzare diverse iniziative associative, in particolare indirizzate al costante aggiornamento professionale, organizza dei corsi finalizzati alla preparazione dei candidati all’esame di ammissione alla professione.
L’ANGCDL - Associazione Nazionale Giovani Consulenti del Lavoro di Udine conta 35 associati tra Consulenti abilitati under 45 e praticanti. È nata nel 2015 con l’obiettivo di creare e rafforzare una rete di dialogo aperto fra giovani colleghi e praticanti sulle problematiche che quotidianamente vengono affrontate in studio, oltre ad affiancare chi si avvia alla professione nella preparazione all’esame di abilitazione.

Come si diventa consulente del lavoro
La laurea. Il titolo di studio richiesto per diventare Consulente del Lavoro è la laurea triennale o quinquennale riconducibile agli insegnamenti delle facoltà di giurisprudenza, economia, scienze politiche, ovvero il diploma universi¬tario o la laurea triennale in consulenza de l lavoro.
La pratica. Oltre alla laurea è richiesto un periodo di 18 mesi di praticantato presso lo studio professionale di un Consulente del Lavoro. I primi sei mesi possono essere svolti anche durante il corso di laurea, a seguito della convenzione tra l’Università degli studi di Udine ed il locale Consiglio Provinciale dell’Ordine.
L’abilitazione. Per poter esercitare la professione è necessario superare un esame di Stato che prevede prove scritte e orali nelle seguenti discipline: diritto del lavoro e legislazione sociale, diritto tributario, diritto privato, pubblico e penale, ragioneria. La verifica si svolge una volta l’anno e il relativo bando con le date è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
L’iscrizione all’albo. Superato l’esame di Stato, è necessario iscriversi all’Albo tenuto al Consiglio territoriale dell’Ordine della provincia di appartenenza per fregiarsi del titolo di Consulente del lavoro.
Ordine consulenti del lavoro, Consiglio Proviciale di Udine
Via dei Calzolai 4 - 33100 Udine
telefono e fax 0432-295892
E-mail: cpo.udine@consulentidellavoro.it
PEC: ordine.udine@consulentidellavoropec.it
Sito: www.consulentidellavoro.ud.it
Orario segreteria: martedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00.
Composizione Consiglio Provinciale di Udine Triennio 2024/2027
Presidente: Roberto Re - Segretario: Micol Toffoletti - Tesoriere: Alessandro Rizza - Consiglieri: Silvia Bradaschia, Tommaso Donda, Elena Gheller e Alessandro Meneguzzi - Revisori dei Conti: Sabrina Petruzzi (Presidente) Luca Balloch e Michela Nodale.
Servizi
Competenze in materia di lavoro e previdenza
• amministrazione del personale
• contrattualistica individuale e collettiva
• organizzazione del lavoro e gestione del personale
• assistenza relazioni sindacali aziendali
• gestione piani welfare aziendale
• consulenza e assistenza risoluzione rapporti di lavoro
• rappresentanza imprese e lavoratori nel contenzioso del lavoro
• asseverazione conformità contributiva e retributiva (Asse.Co.)
• pianificazione previdenziale
• sicurezza nei luoghi di lavoro
• ricerca, selezione e formazione personale - intermediazione domanda/offerta di lavoro - politiche attive per il lavoro
Competenze in fiscalità d’impresa
• assistenza e rappresentanza contribuenti
• commissario liquidatore in enti cooperativi
• rappresentanza nel contenzioso tributario
• rilascio dei c.d. “visto pesante” e “visto leggero”
• esperti per gli studi di settore
• verifica agevolazioni innovazione industriale
• certificazione costi personale ricerca e sviluppo
• carica di sindaco nelle società commerciali
• attestazione spese sostenute per investimenti
• lotta al riciclaggio
• certificazione tributaria delle dichiarazioni dei redditi
• certificazione bilanci per rateazione Agenzia Entrate-Riscossione
• componenti tavoli tecnici MEF per riforma sistema fiscale
• inserimento Albo dei soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo nelle procedure di cui al codice della crisi e dell’insolvenza (codice crisi d’impresa)
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