Il richiamo alla patria nel 25 Aprile in Carnia, Del Din: «Ci mossero ragioni etiche e morali»

La medaglia d’oro ha partecipato al ricordo del fratello Renato. L’ex senatore Carpenedo ha evidenziato l’attualità della Liberazione

Tanja Ariis
La commemorazione con l’orazione di Diego Carpenedo, a destra Paola Del Din
La commemorazione con l’orazione di Diego Carpenedo, a destra Paola Del Din

Vanno riannodati i fili della memoria con le giovani generazioni: nell’ottantesimo anniversario della Liberazione alle celebrazioni organizzate dal Comune di Tolmezzo con Anpi e Apo, il sindaco, Roberto Vicentini, si è soffermato sulla necessità che in questi eventi si recuperi il rapporto coi giovani, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole. Ed è arrivato anche il monito di Paola Del Din, che proprio ricordando il fratello ha posto l’accento sul «riscatto patriottico» che aveva mosso la Resistenza. “Renata” – cittadina onoraria di Tolmezzo – con la sua solita verve ha rammentato che ciò che contava anche per il fratello Renato, ovvero il giuramento fatto alla Patria, il riscatto patriottico e ha sottolineato le ragioni etiche, morali che hanno mosso le loro azioni. 

Venerdì 25 in teatro a Tolmezzo alle 20.30 è in programma l’importante spettacolo teatrale in prima assoluta e aperto a tutti “Il fuoco ci prenda” con la storia di Renato Del Din ripercorsa attraverso fotografie, lettere, scritti e filmati d’archivio anche inediti. L’orazione ufficiale ieri è stata tenuta dal già senatore Diego Carpenedo, membro del consiglio direttivo dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, che ha evidenziato l’importanza e attualità dei valori del 25 Aprile «per tenere accesa la fiaccola delle democrazie nella competizione con le autocrazie che caratterizzerà questo secolo».

Alla cerimonia ha preso parte anche monsignor Angelo Zanello, parroco di Tolmezzo. Le commemorazioni ieri sono iniziate al cimitero di Tolmezzo in ricordo dei partigiani Carlo Bettera, Renato Del Din, Fortunato Delicato (medaglia d’argento al valore militare) e Luigi Paronitti.

Il vicepresidente dell’Anpi di Tolmezzo, Pierpaolo Lupieri, ha ricordato che il tolmezzino Paronitti fu uno dei più giovani combattenti caduti della Resistenza, di famiglia antifascista, aveva solo 14 anni e 10 mesi quando morì. «I giovani all’epoca – osserva Lupieri– partecipavano alla vita collettiva, erano costretti con la guerra a diventare subito anziani». A Illegio sono stati onorati i partigiani Vittorino Bonora, Orlando Cattaino e Celso Iob, a Tolmezzo si è ricordato il sacrificio di Renato del Din e il coraggio delle donne Maria Agata Bonora, Gentile Cargnelutti, Sara Menchini, Franca Marini e altre, a Caneva i partigiani Marcello Coradazzi (medaglia d’argento) e Valeriano Cosmo e la vittima civile Maria Adami. Altre celebrazioni sono avvenute a Casanova e Imponzo.

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