A 15 anni al pronto soccorso per l’alcol

E’ accaduto a Caorle, la minorenne è una ragazzina di Lignano Sabbiadoro. Indagano i carabinieri

LIGNANO. Vicenda drammatica dal litorale di Caorle, dove una ragazza di appena 15 anni, residente a Lignano Sabbiadoro, è stata abbandonata dai suoi amici – o presunti tali – in una zona del centro completamente ubriaca.

Non si sa ancora se la giovanissima sia stata indotta a bere, oppure se abbia deciso spontaneamente di abbandonarsi all’alcol, per un motivo sconosciuto.

Sul grave episodio stanno indagando i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Portogruaro, guidata da quasi un anno dal capitano di origine romagnola Michele Laghi.

L’intenzione dei ragazzi che si trovavano con la quindicenne era quella di portarla sulla spiaggia.

Ma lei non ne ha voluto sapere e così gli stessi, a fronte del rifiuto, hanno deciso di abbandonarla, ubriaca e senza nessuno che potesse assisterla. La ragazzina è stata soccorsa da personale medico del Suem 118 di Caorle, trasportata d’urgenza all’ospedale e quindi riaffidata alle cure dei suoi genitori.

Adesso le indagini dei carabinieri devono accertare se, per un pugno di euro, siano stati somministrati alcolici alla ragazza minorenne, che risulta abbia frequentato in compagnia almeno tre locali pubblici, forse quattro.

Qualora confermata la responsabilità degli esercizi commerciali, gli stessi rischiano pesanti sanzioni, compresa la chiusura per una o più settimane. In piena stagione sarebbe un duro schiaffo per le attività.

Pare che la giovanissima abbia frequentato tre-quattro posti diversi, in piena notte, tra sabato e domenica, in compagnia di persone delle quali evidentemente si fidava, ma che si sono dimostrate evidentemente diverse da quello che volevano apparire. Si tratta di ragazzi cresciuti in Italia, ma originari di un altro Paese.

Da capire se gli alcolici siano stati somministrati da personale dei locali frequentati, oppure se la quindicenne abbia ingerito alcolici forniti da qualcuno in sua compagnia. Non è da escludere che le bottiglie di liquori siano state portate dall’abitazione di qualcuno che faceva parte del gruppo attrono alla ragazzina.

I carabinieri sono venuti a conoscenza dell’episodio dopo che alle 6 di domenica mattina un medico di turno al pronto soccorso di Caorle li aveva avvertiti. Sono stati immediatamente contattati i genitori dell’adolescente, alle cui cure la stessa è stata poi affidata.

Ci vorrà tempo prima che la ragazzina si lasci definitivamente alle spalle questa storia. Forse dal suo racconto si potrà risalire ai responsabili dell’accaduto.

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