A 25 anni scopre di avere un tumore, l’azienda: «Curati, noi ti aspettiamo, lo stipendio è assicurato»

Giuseppe Cannavale aveva sottoscritto da poco l’accordo con Adecco per lavorare presso la L&S Italia Spa quando gli è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin

Giuseppe Cannavale
Giuseppe Cannavale

Giuseppe Cannavale, 25 anni, stava costruendo il suo futuro quando la vita lo ha messo di fronte a una sfida devastante: un tumore. Da poco assunto come apprendista interinale presso L&S Italia Spa, un’azienda che produce illuminazione per gli arredi con sedi in Italia, Germania, Cina e Stati Uniti, Giuseppe scoprì un bozzo sulla clavicola. I medici gli diagnosticarono un linfoma di Hodgkin, una forma di tumore particolarmente aggressiva.

La scoperta del tumore e la paura del futuro

«Avevo sottoscritto l’accordo con Adecco da pochi mesi. Quando ho ricevuto la diagnosi, tutto sembrava crollare. Non avevo conoscenze sulla malattia e temevo che la mia collaborazione con l’azienda sarebbe finita subito, lasciandomi senza stipendio e con un’auto nuova da pagare», racconta Giuseppe. La sua preoccupazione era comprensibile: un tumore avanzato, spese da affrontare e l’ansia per un futuro incerto. Ma quello che accadde dopo lo lasciò senza parole.

Il supporto straordinario dell’azienda

Dopo sei mesi di malattia retribuita dall’INPS, Giuseppe si aspettava una lettera di congedo. «Ero preparato all’idea che l’azienda mi avrebbe lasciato andare. Al massimo speravo che mi conservassero il posto per un futuro ritorno», spiega.

Invece, il Ceo Pietro Barteselli e la responsabile delle risorse umane gli dissero qualcosa di inaspettato: «Pensa solo a curarti, noi ti aspettiamo e ti paghiamo lo stipendio pieno fino a quando sarai guarito. Contiamo su di te, ce la farai». Da quel momento, Giuseppe ha continuato a ricevere il massimo della retribuzione possibile per la sua posizione, nonostante la sua minima anzianità di servizio.

La lotta contro il linfoma

Il percorso di cura è stato duro. Diagnostico al Cro di Aviano, uno degli istituti oncologici migliori in Italia, il linfoma era già passato dal secondo al quarto stadio. Giuseppe ha affrontato sei cicli di chemioterapia con tutti gli effetti collaterali immaginabili: perdita di capelli, calo di peso, depressione, gastrite acuta e ricoveri d’urgenza. Nonostante tutto, ha continuato a lottare. E finalmente, pochi giorni fa, ha ricevuto la notizia tanto attesa dall’oncologo: il tumore è in fase di completa regressione.

Il ritorno al lavoro e un futuro pieno di speranza

Mercoledì scorso, Giuseppe è tornato al lavoro, accolto dai colleghi e con una gratitudine immensa verso l’azienda che ha creduto in lui nei momenti più difficili. Ora dovrà monitorare il rischio di recidive per i prossimi due anni, ma le prospettive sono positive: dopo cinque anni, la possibilità che il linfoma ritorni sarà praticamente azzerata.

«L’umanità e il sostegno che ho ricevuto da L&S Italia Spa mi hanno dato una forza incredibile. Non mi hanno fatto sentire solo nemmeno per un momento», dice Giuseppe con emozione. La sua storia non è solo un esempio di resilienza personale, ma anche una testimonianza di come un’azienda possa fare la differenza, mettendo al centro le persone. In un mondo spesso dominato dalla logica del profitto, la scelta di L&S Italia Spa rappresenta un modello di solidarietà e attenzione umana che merita di essere raccontato. Giuseppe Cannavale, ora in remissione, guarda al futuro con speranza e determinazione, pronto a riprendere il controllo della sua vita e a costruire il futuro che merita.

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