A 70 anni di distanza si commemora l’eccidio di Porzûs
UDINE. A 70 anni dal tragico 7 febbraio 1945, si terranno nella mattinata di oggi, organizzate dall’associazione partigiani Osoppo, le commemorazioni per ricordare i caduti delle malghe di Porzus e in primis i comandanti “Bolla” ed “Enea”. La strada per Canebola non presentava ieri criticità dovute al maltempo, per cui il programma si svolgerà nei luoghi previsti. Va però detto che, nella frazione montana, la neve ai lati delle strade riduce di molto le possibilità di parcheggio. L’appello, rivolto a tutti coloro che parteciperanno alle cerimonie di oggi, è pertanto di organizzarsi per salire utilizzando un ridotto numero di vetture.
L’appuntamento è per le 10, in piazza a Faedis, con l’omaggio ai caduti, il saluto del sindaco Claudio Zani e del presidente dell’Apo. Sarà presente anche la presidente della Regione, Debora Serracchiani. Si salirà quindi a Canebola dove, nella chiesa parrocchiale, l’arcivescovo monsignor Andrea Bruno Mazzocato celebrerà la messa. Avrà quindi luogo la cerimonia civile, col saluto del presidente dell’Apo, Cesare Marzona, e i discorsi ufficiali.
L’orazione ufficiale sarà di Tazio De Gregori, nipote del comandante Bolla. E’ previsto, inoltre, l’intervento del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini.
«Nell’approssimarsi della ricorrenza dei 70 anni dell’eccidio di Porzûs - ha anticipato - la Provincia di Udine rinnova il suo impegno a far vivere la memoria, ricordando il profondo significato di questo luogo e ciò che ha rappresentato nella lotta per la libertà».
La Provincia di Udine conferma il suo impegno per migliorare la fruibilità delle malghe e invita le scuole a inserire nel proprio piano dell’offerta formativa una visita a questo monumento nazionale. Se le condizioni meteo lo permetteranno, una delegazione salirà alle malghe per deporre una corona. L’Apo invita alle commemorazioni i cittadini, le rappresentanze delle associazioni d’arma, e, soprattutto, i giovani.
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