A Bressa tagliati dodici cedri del parco della Rimembranza

Gli alberi, risalenti alla Prima guerra mondiale, erano un riferimento per la comunità Erano diventati troppo grandi e pericolosi. La parrocchia ne pianterà altri 



Profondo dispiacere è il sentimento manifestato dagli abitanti di Bressa dopo il taglio in due anni di una dozzina di alberi centenari attorno alla chiesa dei Caduti, in via XI Febbraio. I maestosi cedri, piantati alla fine della Grande guerra, erano un riferimento per la comunità, come la chiesetta, intitolata alla Madonna di Lourdes, che contiene nella cripta i resti dei morti delle due guerre mondiali.

La costruzione dell’edificio sacro – come spiega lo storico Mauro Romanello – si deve a un voto fatto dal paese nel 1917, per cui si sarebbe costruito il sacello se nessun abitante di Bressa fosse morto in combattimento. Così fu e la chiesa fu fatta con il concorso della popolazione, all’interno poi resa preziosa dai dipinti di Ernesto Bergagna, originario di Bressa. Sotto le piante, “Sot i pins” si faceva fino a pochi anni fa la sagra che ancora porta quel titolo, pur trasferita nell’area delle ex scuole elementari. I cittadini passano e non osano neppure rivolgere lo sguardo verso quella desertificazione.

«Se ne va un pezzo di storia di Bressa: stiamo eliminando il verde anziché valorizzarlo, contrariamente a tanti discorsi e propositi»: così Erika Furlani, di Bressa, consigliere comunale e candidata a sindaco di Campoformido.

Amareggiato anche Isidoro Zuliani, autore delle lettera che riproduciamo in pagina. Nessun dubbio sulla sincerità della protesta: a lui si deve, tra l’altro, la creazione del parco Boschete Furlane, che avviò quand’era amministratore a Campoformido. Nell’area, di proprietà della parrocchia, si pianteranno nuove essenze. Ne riferisce Alessandro Tosolini, coordinatore del gruppo di Protezione civile, affermando che i cedri erano diventati troppo grandi e pericolosi. Alcuni erano malati: si è tentato di salvarli con robuste potature, ma restavano piante problematiche, in particolare con forte vento. «Decisione dolorosa: ci sono state trombe d’aria – dicono i responsabili della Commissione economica parrocchiale – e grossi rami cadevano in strada. Lascia sconcertati il vuoto, ma non è stato facile far attecchire le nuove piante o evitarle durante gli abbattimenti. Il parco della Rimembranza tornerà verde». —



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