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L’atto di fusione che ha dato vita al nuovo consorzio di sviluppo economico locale Ponte rosso-Tagliamento, firmato (nella foto) nello studio sanvitese del notaio Giovanni Pascatti, è stato il...
L’atto di fusione che ha dato vita al nuovo consorzio di sviluppo economico locale Ponte rosso-Tagliamento, firmato (nella foto) nello studio sanvitese del notaio Giovanni Pascatti, è stato il passaggio finale di un percorso che era in piedi da quasi tre anni. Un processo avviato all’entrata in vigore della legge regionale numero 3 del 2015, ribattezzata Rilancimpresa, che dispone il riordino dei consorzi del Fvg. Zipr di San Vito e Csi di Spilimbergo hanno proceduto a tutte le valutazioni economiche e politiche necessarie alla conclusione del processo di riordino. E spesso si sono trovati in disaccordo, tanto che il processo, per alcuni mesi, è stato interrotto e si era affacciato lo spettro del commissariamento degli enti, previsto dalla legge qualora non fosse rispettata. Poi si è trovata la quadra. Da febbraio, Trieste ha imposto una netta accelerazione all’iter, in tempo utile per ottemperare sia alla normativa regionale sia alle disposizioni civilistiche in materia. A luglio, quindi, il progetto di fusione è stato approvato dall’assemblea dei soci di entrambi i consorzi. Cambierà anche la compagine sociale: farà ingresso Unindustria, rilevando circa l’1 per cento di quote che era detenuto da un insieme di 40 aziende insediate nella Zipr. Alla firma dell’atto notarile c’erano i presidenti dei due consorzi, Renato Mascherin (Zipr) e Leonardo Maria Barbolla (Csi), i responsabili tecnico e amministrativo dello Zipr, Daniele Gerolin e Fabio Pellegrinuzzi, il direttore del Csi, Andrea Moro, e i professionisti che hanno affiancato gli enti durante l’iter. (a.s.)


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