A fuoco l'ex casello di Latisana: distrutti gli uffici della sede logistica per la terza corsia

Al lavoro per spegnere l'incendio sette squadre di Vigili del Fuoco, i volontari del distaccamento di Latisana assieme ai colleghi di Codroipo, Udine e Lignano. Un'operazione che ha richiesto anche l'intervento di una cisterna del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con all'interno 36 mila liri di acqua
In fiamme il vecchio casello di Ronchis
In fiamme il vecchio casello di Ronchis

Terza corsia, in fiamme l'ex casello di Ronchis: distrutti gli uffici

RONCHIS. In pochi minuti completamente distrutta la sede logistica del cantiere della terza corsia, ospitata all'interno di alcuni prefabbricati posizionati nell'area del vecchio casello autostradale di Ronchis, ormai dismesso.

Le fiamme divampate nella tarda mattinata di oggi, giovedì 23 agosto, hanno divorato in poco tempo tutto quanto, sprigionando un'alta colonna di fumo nero visibile anche da Latisana.

Al lavoro per spegnere l'incendio sette squadre di Vigili del Fuoco, i volontari del distaccamento di Latisana assieme ai colleghi di Codroipo, Udine e Lignano. Un'operazione che ha richiesto anche l'intervento di una cisterna del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con all'interno 36 mila litri di acqua.

Pare che all'interno dei prefabbricati adibiti a uffici direzionali dell'associazione temporanea d'impresa Tiliaventum incaricata dei lavori di realizzazione della terza corsia dell'A4, non ci fosse nessuno. L'incendio è scoppiato durante la pausa pranzo.

A provocare le fiamme probabilmente un problema di natura tecnica. Comunque le cause sono ancora al vaglio dei tecnici del Comando Provinciale dei Pompieri e dei Carabinieri della Compagnia di Latisana intevenuti con una pattuglia del Nuclo Radiomobile.

Ancora difficile una stima dei danni: a quanto pare oltre agli uffici sono andate distrutte anche alcune auto e una moto del personale in servizio.

Sono, comunque, già al lavoro i tecnici e gli informatici di Autovie Venete, per predisporre gli allacciamenti alla rete di fibra ottica di Tiliaventum. Un’attività indispensabile per ripristinare le postazioni di computer che già da lunedì consentiranno al team della Concessionaria di riprendere a lavorare.

Una trentina, fra ingegneri, geometri, periti, sistemisti e ispettori di cantiere, sono le figure professionali impegnate nel campo base di Ronchis.

Allestito nell’area dove un tempo insisteva il casello autostradale, il campo base comprende, oltre agli uffici di Autovie Venete anche quelli di Tiliaventum, il consorzio di imprese formato da Pizzarotti e De Eccher che stanno costruendo la terza corsia nel tratto autostradale fra Alvisopoli (in Veneto) e Gonars.

E proprio nei contanier di Tiliaventum, da lunedì troveranno posto anche i lavoratori di Autovie. Una soluzione temporanea che consentirà di dare continuità ai lavori, senza accumulare ritardi, un obiettivo che sia la Concessionaria, sia l’impresa esecutrice, intendono perseguire ad ogni costo.

Completamente distrutti i container che ospitavano gli uffici di Autovie Venete, così come una decina di autovetture parcheggiate nell’area antistante e una moto. Ancora sconosciute le cause dell’incendio che si è sviluppato poco prima dell’una, quando la maggior parte delle persone erano in pausa pranzo.

E’ stato proprio un dipendente di Autovie, al rientro in ufficio, verso le 12 e 50 ad accorgersi che dalla porta d’ingresso usciva del fumo e le prime fiamme. Un incendio che si è propagato immediatamente e a nulla è valso l’intervento dei Vigili del fuoco.

Il presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna, è sempre stato in stretto contatto con il presidente della Regione e Commissario Straordinario per l’emergenza in A4 Massimiliano Fedriga e con l’assessore ai trasporti Graziano Pizzimenti che si è recato sul posto per rendersi conto di persona della situazione e verificare, insieme al direttore tecnico della Concessionaria Enrico Razzini, quali azioni urgenti intraprendere per non interrompere l’attività degli uffici di cantiere.

“Un plauso e un ringraziamento ai Vigili del fuoco, alla Polizia stradale e ai Carabinieri – ha detto il presidente Maurizio Castagna – per il tempestivo intervento, ma anche e soprattutto ai dipendenti di Autovie Venete e di Tiliaventum che immediatamente si sono messi a disposizione, alcuni rientrando dalle ferie, per aiutare a ripristinare l’attività degli uffici”. 

«Dalle primissime notizie, pare che le cause dell'incendio al cantiere della terza corsia, siano accidentali o colpose. Non ci sono elementi allo stato per pensare a una causa dolosa». Lo ha detto il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, all'Ansa.

L'area del campo base del cantiere è stata posta sotto sequestro su disposizione dell'autorità giudiziaria. I sigilli interessano solo la zona degli uffici, un'area di circa 600 metri quadri, andata a fuoco.

Il sequestro «non riguarda in alcun modo l'area dei lavori», ha precisato il procuratore De Nicolo, spiegando che gli accertamenti non provocheranno «nessun intralcio all'attività di cantiere» per i lavori di costruzione del terzo lotto Alvisopoli-Gonars.

La procura non ha ancora aperto un fascicolo sul caso, lo farà probabilmente dopo aver ricevuto la prima informativa delle forze dell'ordine intervenute sul posto. Questo consentirà anche gli accertamenti utili per stabilire con maggior precisione le cause del rogo.

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