A fuoco un centinaio di balle di fieno

POZZUOLO. Chi può aver appiccato il fuoco ieri mattina alle rotoballe di fieno stoccate in un campo di via Madonna della Salute? Esclusa l’autocombustione per evidenti motivi climatici (pioveva), l’incendio pare provocato apposta. Le conseguenze: 100 rotoballe distrutte, una giornata di lavoro sotto la pioggia per i vigili del fuoco e fastidi a non finire per il proprietario, che ha dovuto organizzare il recupero dei materiali salvati. Il danno è di diverse migliaio di euro, costo appunto dell’erba secca andata a fuoco o rovinata dall’acqua. Ma il gesto vandalico è inquietante, forse opera di un piromane.
L’allarme l’ha dato un passante, poco dopo le 6. Il fumo biancastro si notava sia dalla strada che da Pozzuolo va a Lavariano, sia su quella che porta a Sammardenchia. Il sito dove un agricoltore, Ugo Rigo, abitante a Sammardenchia in via Lavariano, aveva depositato le rotoballe, si raggiunge percorrendo per meno di un chilometro la strada sterrata che parte dalla chiesetta della Madonna della Salute. I vigili del fuoco di Udine, accorsi subito con tre mezzi, hanno raggiunto il luogo dell’incendio e si sono dati da fare per cercare di salvare la parte di materiale non ancora attaccata dalle fiamme. Il proprietario, subito avvertito, si è precipitato con il trattore sul posto per trasportare altrove quanto non ancora rovinato. Si sono così potute recuperare metà delle 200 rotoballe, che erano impilate e coperte da uno speciale tessuto-non tessuto verde che le ripara dalle intemperie. Un centinaio invece sono state aperte una a una e smassate sul posto. I pompieri (una decina gli uomini impegnati, come spiega il referente Valmore Venturini) hanno lavorato per tutto il giorno. L’intervento ha avuto tempi tecnici lunghi perché, non essendovi nei dintorni una presa d’acqua, l’approvvigionamento si è dovuto fare riempiendo le autobotti a Sammardenchia.
Sconcerto per l’episodio. Le cause dell’innesco sono al vaglio dei carabinieri, che hanno avviato indagini per risalire alle responsabilità. Ma non si può pensare al surriscaldamento, date le basse temperature e la pioggia persistente per giorni. Inoltre ai primi testimoni la pila delle rotoballe è apparsa chiaramente attaccata dal fuoco in almeno due punti distanti tra loro, cosa che fa pensare a un innesco doloso.
Commenta il pozzuolese Rolando Della Vedova, uno dei primi ad arrivare per dare una mano: «Piuttosto che a un dispetto personale è il caso di pensare alla bravata di un piromane. Chi ha agito non sa il valore e i sacrifici del lavoro agricolo». Della stessa idea Giorgio Grassi, imprenditore agricolo che abita nei pressi: «Qui tutti siamo in buoni rapporti. Spiace vedere rovinato il lavoro di una stagione».
Ugo Rigo, 45 anni, era stato all’attenzione della cronaca lo scorso settembre perché, punto da un insetto, aveva perso i sensi per choc anafilattico e si era ribaltato col trattore in un canale, per fortuna con conseguenze non gravi.
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