A Gorizia bollette pesanti: l’acqua è tra le più care

Il Forum: le quote fisse sono tra le più elevate d’Italia, quattro volte quelle di Udine Ma il dg di Irisacqua replica: «Costi nella media, siamo ai vertici per investimenti»
Di Emanuela Masseria

Gorizia avrà anche le quote fisse più alte d’Italia, per quanto riguarda il costo dell’acqua potabile, ma presto sarà l’Authority a dare un colpo di spugna e riportare le tariffe a un livello presumibilmente più basso. A quanto pare, le disparità verranno livellate attorno a dei valori medi per l’intera penisola. Il punto è però un altro: «Per l’utenza isontina non cambierà nulla, per quanto riguarda il costo finale della bolletta». Così risponde Paolo Lanari di Irisacqua, interpellato sul tema dopo che il Forum per Gorizia aveva postato sul suo sito un’analisi in cui si punta il dito sulla quota fissa ma non solo.

In realtà le due controparti pongono la questione dei costi attraverso punti di vista differenti. Il Forum ad esempio spiega: «La tariffa per il servizio idrico integrato si compone di tre voci: acquedotto, depurazione e fognature, quota fissa; mentre le prime due si riferiscono a consumi e variano a seconda dell’area territoriale di riferimento, la terza (ex nolo contatori) non ha contenuti predeterminati. Gorizia detiene il non invidiabile primato della “quota fissa” più alta in Italia, che rappresenta più di un terzo dell’intera tariffa (315 euro)». L’Isontino, per il 2016, si ritrova così una tariffa massima di 108 euro, che lo scorso anno erano 99 euro, mentre a Udine nel 2015 erano 23 . «A gennaio scorso il direttore Lanari sosteneva che l’alta quota fissa gli permetteva di fare agevolazioni tariffarie alle famiglie numerose e a quelle con Isee inferiore a 7.200 euro: ma Udine e Pordenone si comportano allo stesso modo e danno le stesse agevolazioni con una quota fissa molto inferiore». Lanari, direttore generale e responsabile per la trasparenza, aveva già risposto ad alcune istanze del Forum: «L’articolazione tariffaria del sistema idrico integrato è competenza dell’ente d’ambito (Cato)» e «Irisacqua ha una media di investimento per abitante superiore alla media in Italia». In più «il costo dell’acqua al metro cubo è nella media. Facendo dei paragoni, Trieste ha la quota più bassa di tutti, noi siamo più cari di Udine e Pordenone ma, al di là di questo, noi abbiamo fatto 240 milioni di investimenti, per questo la quota fissa è alta. Si tratta di 75 euro per abitante, per quanto abbiamo investito e siamo tra le società che hanno fatto di più in Italia in questo senso», commenta Lanari. Insomma c’era necessità di avere una quota che andasse a incidere sul reperimento dei finanziamenti. Per quanto riguarda i progetti in cantiere di Irisacqua, ce ne sarebbero 80 conclusi e 130 in corso. Per quanto concerne invece l’authority nazionale, secondo Lanari entro un mese circa cambieranno tutte le quote. Tra i problemi segnalati poi dal Forum, quello delle perdite idriche della rete.

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