A Lignano con i bitcoin è possibile prenotare l'ombrellone e ordinare l'aperitivo

Introdotta a maggio dello scorso anno, la possibilità di pagare con la criptovaluta è possibile grazie a Giorgio Ardito, presidente della Lignano Pineta spa, e di Marco Zuin, socio fondatore e ad della Triveneto servizi srl

LIGNANO. Per prenotare l’ombrellone in spiaggia, ordinare un aperitivo al bar o fare il ticket per il parcheggio dell’auto, a Pineta basta un click e ti viene presentato il conto.

Tramite un dispositivo mobile di cassa, il gestore presenta il QR code e il cliente, con il wallet del telefono, lo inquadra e il gioco è fatto: la transazione in bitcoin è eseguita.

E senza alcun intermediario finanziario e tantomeno banche. Introdotta a maggio dello scorso anno, la possibilità di pagare in Bitcoin, la criptovaluta dal 2009 alla ribalta mondiale, è possibile grazie alla lungimiranza di Giorgio Ardito, presidente della Lignano Pineta spa, e di Marco Zuin, socio fondatore e ad della Triveneto servizi srl. Il litorale fronte Adriatico si è così trasformato nella innovativa “bitcoin bay”.

«Abbiamo deciso di attivare questo servizio per offrire alla clientela un ulteriore sistema di pagamento. Nel comparto turistico è fondamentale rimanere al passo con le esigenze dei vacanzieri – ha spiegato Ardito –. Anche se all’estero la criptovaluta è più diffusa rispetto all’Italia e anche se è soggetta a fluttuazioni che hanno allontanato parecchie persone, si tratta di un nuovo mezzo di corresponsione.

In questa prima annata non abbiamo avuto una gran richiesta di utilizzo ma penso ci voglia tempo, sia per fare pubblicità che per limare la diffidenza della gente». Una scelta, questa di Ardito, assunta per vincere le sfide della tecnologia.

«Ormai – ha aggiunto – la vacanza è fatta dagli stabilimenti balneari con gli ombrelloni dotati di tutti i comfort alla possibilità di ordinare un aperitivo dal lettino sulla spiaggia tramite Whatsapp, e fino al wi-fi efficiente e al pagamento in bitcoin».

“Bitcoin accettati” recitano i cartelli esposti in vari punti di Pineta. É possibile pagare con la criptovaluta negli uffici spiaggia, in alcuni alberghi e nel porto turistico Marina Uno. Ma anche al Tenda bar e al Perbacco. Sull’onda lunga di Ardito, anche la Frappa edilizia srl ha inserito l’utilizzo della criptovaluta tra le modalità di pagamento per il parcheggio Luna Blu.

Insomma, una evoluzione che sta contagiando sempre più operatori turistici, imprenditori ed esercenti. Domino cominciato dal presidente della Lignano Pineta a sua volta “contaminato” da Marco Zuin, che ha spiegato: «Il pagamento è sicuro poiché vagliato dalla blockchain, ma la somma arriva subito al destinatario (in bitcoin o in euro, è possibile scegliere) senza intermediari.

E quindi senza ulteriori commissioni: questo è il vantaggio». All’estero funziona già. Il prossimo passo? «Coinvolgere l’amministrazione locale puntando sull’utilizzo di nuovi terminali poss, più smart che permettono di ricevere anche bitcoin», ha concluso Zuin. —




 

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