A Passo Monte Croce Carnico i cellulari sono muti da tre mesi

Proteste contro i gestori della rete di telefonia mobile: disagi per gli operatori Il sindaco: «Sollecitate le compagnie. L’area di confine deve essere valorizzata»
Tanja Ariis

/ paluzza

Passo Monte Croce Carnico è senza telefonia mobile da ben tre mesi. A farne le spese sono le migliaia di persone che vi transitano, imprese, un ristorante, due negozi e l’immagine del nostro Paese, essendo un passo internazionale. Fioccano le proteste contro Vodafone. «Domenica sono passate – spiega Assunta Mentil, titolare del ristorante al Valico– almeno mille persone e se succede qualcosa, non si può chiamare: già più volte state persone con l’auto in panne hanno dovuto fare 10 chilometri a piedi, fino in Casetta in Canadà, per telefonare. In questi mesi mi è capitato più volte di andare in aiuto a escursionisti in difficoltà. Vodafone non aggiusta il guasto. Per risolvere il mio problema ho speso 1.500 per il telefono satellitare, che va come va. Almeno per il bancomat funziona (senza satellitare potrei chiudere), ma ho dovuto fare da sola. Abbandonare un passo internazionale così è una vergogna. Non siamo mai rimasti isolati così a lungo».

«Mi sono rivolta a tutti i partiti, anche alla Lega, a Mazzolini, ma non si è risolto niente – accusa Mentil –. Il Comune ha interessato del problema anche la prefettura. Qui quando girano poche persone sono 300: tanti vanno a vedere il museo all’aperto della Grande Guerra, c’è chi va sul Marinelli, chi in Collina Grande, chi in Austria e poi chi viene da Monaco per andare al mare a Lignano o Bibione passa di qui perché la strada è più corta. Il problema va risolto, è vergognoso restare così».

Il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil, interpellato in merito, conferma il grande afflusso di persone e anche del traffico pesante. «Le linee telefoniche funzionanti sono il servizio minimo da fornire a un passo alpino internazionale, non andrebbe neanche chiesto e invece dobbiamo sempre smuovere mari e monti per difendere la vivibilità della montagna. Si argomenta la strada per il Marinelli con motivi di sicurezza, ma bisogna farlo ancor prima per un posto come questo dove passano migliaia di turisti in auto e a piedi diretti per visitare la nostra regione. Come Comune abbiamo sollecitato più volte sia Vodafone che Tim ed è una questione da risolvere, la riproporrò anche al nuovo prefetto, dopo averlo fatto col precedente. Dopo aver smilitarizzato il Passo, la caserma della Guardia di Finanza è stata venduta dal Demanio a un privato e ora è in vendita quella dei carabinieri con tutta la banchina. Lo Stato doveva invece riqualificare questo passo alpino, demolire le caserme, bonificare e creare un degno ingresso al nostro Paese e invece è una delle più bistrattate porte d’entrata all’Italia». —

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