A piedi lungo la strada ferrata L’avventura diventa un libro

sacile. La tratta Sacile-Gemona misurata a piedi sulle vecchie traversine nel 2015 è finita sugli scaffali in libreria: Con l’eco dei treni. A piedi in Friuli sulla strada ferrata (Pacilli edizioni) è il reportage dell’avventura di Giuliano e Claudio vissuta al passo su 75 chilometri di ferrovia.
Quattro anni fa era un ramo morto e senza treni. I due romani del gruppo Viaggi lenti hanno risalito lo Stivale per la passione ferroviaria e da Sacile la sfida al sole torrido è partita con la maratona in cinque tappe sulle traversine aggredite da rovi e rifiuti dal 2012. Quando l’ultimo convoglio Minuetto era deragliato a Meduno.
«Viaggiare lentamente e camminare con lentezza fa scoprire il “genius loci” dei territori e rispetta il battito del cuore – è la teoria del viaggio di Claudio e Giuliano narratore il primo, fotografo il secondo –. Il libro è un’avventura fra ritmi lenti, fatiche dure e appassionati della ferrovia nella splendida terra friulana. Ricordi e speranze di un territorio, quello a cavallo delle province di Udine e Pordenone sono raccontati nel viaggio lungo la strada ferrata».
L’avventura sulla strada ferrata che si snodano nel territorio friulano ha segnano l’anima di Claudio e Giuliano. «Nulla è più ritmato dello spostarsi a piedi su una linea ferroviaria – hanno raccomtato i due romani –. Rumore dei ciottoli, passaggi a livello, segnali di avviso e protezione, cartelli distanziometrici, immaginari sbuffi di locomotive, tutto in un concerto unico di vedute mozzafiato, capolavori architettonici e tanta fatica nel caldo friulano di inizio giugno 2015».
Le bellezze nascoste della linea ferroviaria allora dismessa, si mescolano al cammino e agli incontri di nuovi amici: è il valore del viaggio lento. «Non manca la sorpresa finale: la linea nel 2015 era chiusa, nel 2018 è ripartita». Miracoli dei viaggi e dei racconti. –
C.B.
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