A rischio sgombero sei case

In via Pralongo a Pordenone impianti malfatti, inibito l’uso dell’acqua. Abitabilità in predicato
DCIM\100MEDIA
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PORDENONE. Prima un’ordinanza a firma del sindaco per inibire l’uso dell’acqua potabile. Poi una seconda – firmata dal funzionario dell’ufficio urbanistica – che intima un mese di tempo per presentare un progetto che risolva il problema agli scarichi della lottizzazione. Pena, la revoca del certificato di agibilità e quindi il rischio sgombero.

E’ quanto accaduto per sei case a schiera realizzate in via Pralongo – zona non servita dall’acquedotto né di fognature collegate al depuratore – da una società nel frattempo fallita. La Edil Europe srl di Pordenone, dichiarata fallita il 14 maggio 2008, realizzava immobili, che la Efi Immobiliare (tutt’ora attiva) progettava e vendeva. Le ordinanze sono state notificate alla società immobiliare.

Tutto era partito dalle segnalazioni di uno dei residenti che il 6 maggio aveva riferito che l’abitazione era priva di acqua potabile, la rete elettrica erogava elettricità a intermittenza e si verificavano allagamenti in corrispondenza della viabilità di accesso.

Una settimana dopo il personale dell’edilizia privata si è recato sul posto e ha verificato da un lato l’innalzamento della falda e dall’altro problemi di scarico. Da qui l’ordinanza per bloccare l’utilizzo dell’acqua a uso potabile e per chiedere l’immediata riattivazione dell’elettropompa.

Due giorni dopo quest’ordinanza (datata 4 giugno) è arrivata la seconda con la quale il Comune chiede alla proprietà di sanare il malfunzionamento presentando un progetto, entro 30 giorni, nel quale si individui la soluzione tecnica da adottare per adeguare l’impianto di scarico e ripristinare un corretto deflusso delle acque. Se la proprietà rispetterà i termini e presenterà il progetto richiesto, seguirà un’ulteriore ordinanza nella quale saranno fissati i tempi per la realizzazione dell’intervento. Diversamente i residenti delle case a schiera rischiano di vedersi togliere il certificato di agibilità degli immobili e quindi di dover lasciare le case. (m.mi.)

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