A scuola senza bidello: salta il servizio mensa e niente tempo pieno
/ CORNO DI ROSAZZO
«Siamo ostaggio di un bidello». Con queste parole i genitori dei bambini che frequentano la scuola primaria a Corno di Rosazzo esprimono un disagio importante che si protrae dall’inizio dell’anno scolastico, e che vede di settimana in settimana un orario scolastico ridotto, con l’esclusione del servizio mensa e l’uscita anticipata alle 12, in quello che è di fatto un tempo pieno. Come conferma l’associazione genitori locale, attraverso Maria D’Angelo, si tratta nello specifico di un centinaio di bambini iscritti. Nonostante l’organico del corpo docente sia completo, la mancata nomina di un collaboratore scolastico non permette l’apertura del servizio mensa, che di fatto era stato organizzato ad hoc, in due turni, così da permettere l’adeguato distanziamento e la sanificazione. «Per le prime due settimane, peraltro – ci spiega Giada Cudiz, mamma presente nel comitato mensa scolastico – erano già state acquistate le derrate dalla ditta incaricata e affidato l’incarico per la sanificazione tra i due turni. «Costi che fortunatamente sono stati sostenuti dal Comune senza pesare ulteriormente sulle famiglie». Non solo. L’amministrazione di fatto fornisce anche il servizio scuolabus gratuito e la preaccoglienza. Orario ridotto anche per la scuola dell’infanzia che accoglie 50 bambini e dove non ci sono problemi di nomine. «Anche in questo caso non ne capiamo il motivo, visto che i più piccoli vengono fatti uscire alle 13, dopo aver mangiato. Quello che ci lascia perplessi e amareggiati – conclude Cudiz – è la modalità di comunicazione che il Distretto scolastico di Manzano (a cui le scuole di Corno fanno capo) utilizza: circolari inviate quasi da un giorno per l’altro, che non permettono alle famiglie con genitori che lavorano di organizzarsi, a cui si assomma una mancata risposta a questo disagio, che peraltro causa una notevole riduzione di ore nella didattica». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto