A Strassoldo gli alpini spostano le oche e la gente insorge

Gli alpini trasferiscono a Terzo di Aquileia le oche e le anatre, una ventina in tutto, che da tempo avevano trovato casa nei  pressi del laghetto di Strassoldo, in via Torat, e i cittadini insorgono

CERVIGNANO. Scoppia la “guerra delle anatre” nel capoluogo della Bassa. Gli alpini trasferiscono a Terzo di Aquileia le oche e le anatre, una ventina in tutto, che da tempo avevano trovato casa nei pressi del laghetto di Strassoldo, in via Torat, e i cittadini insorgono. I residenti si stanno organizzando per andare a riprenderle. Nel frattempo c’è chi minaccia di rivolgersi alla protezione animali. «Le rivogliamo in paese – fanno sapere i residenti –. Appartengono alla nostra comunità».

Gli alpini del gruppo Ana di Strassoldo Aiello Joannis spiegano di aver deciso di spostarle altrove in quanto «la situazione era diventata insostenibile a causa della sporcizia e degli odori». I residenti, agguerriti, chiedono a gran voce di riportare gli animali al loro posto.

«Abbiamo notato con sommo disappunto – scrivono in una nota – che gli alpini si sono presi la libertà di portare via le anatre e le oche oramai presenti da molti anni nei laghetti di Strassoldo. Sono animali amati da tutti e molta gente, anche dai Comuni limitrofi, si fermava ad ammirarle. Chiediamo siano immediatamente riportate al loro posto. Quella zona è proprietà della collettività e non del gruppo alpini».

Interpellato, il capogruppo Ana, Stefano Perini, risponde: «Confermo che le abbiamo spostate noi. Avevamo informato il sindaco per tempo. La situazione era insostenibile. Sporcavano l’area: era diventata un pollaio. L’odore era davvero insopportabile, soprattutto durante l’estate. Spesso, inoltre, riuscivano anche ad intrufolarsi all’interno della nostra baita.

Dal punto di vista igienico la situazione lasciava a desiderare. L’area è stata data in gestione dal Comune agli alpini, per metà, e all’Avis. Ci siamo presi l’impegno di mantenerla pulita. Oche e anatre sono vive e vegete. Le abbiamo portate a San Martino di Terzo, in un luogo ideale per loro. Non abbiamo nulla contro gli animali».(e.m.)

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