A Vivaro boom di pubblico alla kermesse dei cavalli arabi
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VIVARO. Un gala di beneficenza a favore della Lilt, una sfilata come non si era mai vista di cavalli arabi, i più belli da secoli per il loro portamento, per il pelo, e per come interagiscono con l’uomo.
Vivaro si è trasformata in una località turistica, facendo conoscere le bellezze della provincia di Pordenone: da una parte le macchine con l’Italian Baja, dall’altro il “mezzo di locomozione” per eccellenza dei secoli precedenti la motorizzazione.
É stato un successo, soprattutto in chiave di promozione delle bellezze nostrane, la seconda edizione dell’Arabian Horse Festival, cioè il festival del cavallo arabo, organizzato per celebrare la razza equina più importante.
Il festival ha attirato addetti ai lavori, per lo più allevatori e accompagnatori (i cosiddetti handler) da tutta Italia. Ne sono arrivati da tutto il Friuli, ma anche dal Veneto e poi da Emilia, Toscana, Lazio e persino dalla Campania. A Vivaro, nel centro equestre di Gelindo dei Magredi, i cavalli sono stati sottoposti a gare di morfologia.
Il momento clou è stato quello del gala che si è organizzato nella Club House di Gelindo, sabato sera. Fuochi d’artificio, clienti selezionati e tanti cavalieri hanno fatto da contorno alla serata organizzata per raccogliere fondi a favore della Lilt, la Lega italiana di lotta ai tumori.
Il gala è stato preceduto da una parata molto particolare, quella degli stalloni che hanno partecipato alla competizione in programma ieri. Durante il gala sono state raccolte alcune centinaia di euro. Lo spirito solidale ha inorgoglito la portavoce ed ex presidente della Lilt di Pordenone, Sasha Boranga.
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