Abbattuti dieci alberi al collegio Uccellis, i cittadini protestano e il commissario replica: «E’ a rischio la stabilità del muro»
UDINE. Il rifacimento del muro di cinta dell’educandato Uccellis, in viale della Vittoria, sta scatenando la protesta di un gruppo di cittadini, indignati per il taglio di una decina di alberi attorno al perimetro della scuola (4 di queste piante si trovano nella parte esterna all’educandato, quella a ridosso della strada).
Ma il commissario dell’Edr, l’Ente di decentramento regionale che ha sostituito la Provincia, Augusto Viola, chiarisce: «Il nostro compito è mettere in sicurezza il tratto di cinta muraria che va da via Giovanni da Udine a via Santa Chiara.
Gli alberi vanno tagliati perché non soltanto pregiudicano la stabilità del muro, ma impediscono il corretto svolgimento dei lavori. Il vero problema – aggiunge – è aver permesso, nel corso degli anni, che crescessero così a ridosso della cinta muraria».
Dicendo questo, Viola assicura di aver ricevuto il via libera dal Comune per l’abbattimento delle piante, trattandosi di un terreno di proprietà pubblica.
L’intervento di messa in sicurezza della cinta muraria si è reso necessario dopo il crollo avvenuto, fortunatamente durante le ore notturne e quindi senza il coinvolgimento di persone, nel dicembre 2020.
Da quel momento, una parte del marciapiede di viale della Vittoria è stato chiuso, ed è stato dato il via a un iter che ha coinvolto Regione, Comune e, appunto Edr, ente che si occupa della gestione degli edifici scolastici superiori e delle sue pertinenze.
L’opera di ripristino, ha un costo di 720 mila euro, con l’appalto che è stato aggiudicato alla ditta Sicea di Attimis. Il cantiere dovrebbe concludersi prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Negli ultimi due giorni gli operai si sono concentrati sul taglio delle piante sulla parte di viale della Vittoria, dopo aver concluso la pulizia sul versante interno, e questo ha attirato l’attenzione di residenti e passanti.
Alcuni hanno postato e foto sui social e i commenti sono stati come quello di Fabio, un passante: «Possibile che chi ci rimette è sempre il verde?». Rammaricata per quanto accaduto anche la signora Renata: «Che senso ha piantare alberi in campagna se in centro si tagliano quelli che ci sono?».
Ma il commissario Viola ribadisce che «l’intervento di messa in sicurezza della cinta muraria è indispensabile», e che il sacrificio degli alberi non è evitabile. «Le radici cresciute nel corso degli anni hanno messo a repentaglio la stabilità della cinta – rimarca –. Non si può fare altrimenti per garantire la sicurezza di tutti: degli studenti sul lato interno, dei passati su quello esterno».
L’opera di consolidamento prevede l’inserimento di barre di acciaio e di un cordolo in calcestruzzo armato, oltre all’adeguamento del sistema drenante. Saranno riutilizzate le pietre originali, quelle crollate nella notte fra 8 e 9 dicembre 2020 a seguito di piogge particolarmente abbondanti.
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