Abbiamo provato a iscriverci al Registro delle opposizioni per non ricevere più chiamate dai call center: ecco come è andata
Chiamate la mattina, a pranzo, la sera. In continuazione e da numeri di cellulare che potrebbero essere di chiunque, amici, colleghi e parenti. I call center sono diventati negli ultimi anni molto più aggressivi e il telemarketing, la vendita telefonica di prodotti e offerte commerciali, si è fatta più insistente.
Ecco perché è stato accolto con favore il nuovo Registro pubblico delle opposizioni, attivo dal 27 luglio, e (almeno in teoria) uno schermo più efficace per fermare le telefonate moleste.
Ma come funziona? Abbiamo fatto una prova anche noi e ci siamo iscritti al Registro. Piccolo spoiler: non è difficile come sembra ma potrebbe non funzionare.
Il registro delle opposizioni: come funziona
Ma procediamo per gradi. Prima di tutto: che cos’è il Registro pubblico delle opposizioni? Si tratta di una piattaforma a cui i cittadini possono aderire e che consentirà agli utenti di opporsi all'utilizzo per finalità pubblicitarie (telemarketing) dei numeri di telefono di cui si è intestatari. Cellulari inclusi. Grazie al servizio è possibile bloccare il trattamento dei propri dati personali presenti negli elenchi telefonici pubblici da parte degli operatori che ne hanno accesso (anche quelli concessi con la sottoscrizione delle carte fedeltà, ad esempio).
Le novità 2022
Rispetto al passato, la novità introdotta a fine luglio, è questa: il Registro si allarga anche ai numeri pubblici non presenti nell'elenco. Nella norma si era imposto alle società di telemarketing di adeguarsi entro il 31 luglio alla nuova misura che, di fatto, dovrebbe impedire loro di contattare senza consenso via telefono potenziali clienti. Il condizionale però resta d’obbligo, soprattutto per i call center che operano fuori dall’Italia.
Al Registro ci si può iscrivere gratuitamente in 4 modi: compilando un modulo sul sito; con una chiamata ai numeri 800-957766 (da linea fissa) oppure 06-42986411 (da linea mobile); con una mail, in cui il richiedente deve inviare un modulo con i dettagli della numerazione telefonica da iscrivere, dimostrando di averne la disponibilità (di essere il titolare del contratto, insomma); con una lettera raccomandata. Le chiamate non desiderate diventeranno illegali entro 15 giorni dall'iscrizione.
Prima opzione: via telefono
Ora tocca a noi. Per capire meglio il funzionamento, abbiamo deciso di testare personalmente l’iscrizione al Registro .Ovviamente, visto che si tratta di un servizio destinato ai telefoni siamo partiti dal “vecchio” numero verde, a disposizione anche di chi non mastica molto la tecnologia. Più che una partenza, quello dei Registro è stato uno startandstop.
I primi giorni, infatti, il numero di telefono riportato sul sito era sbagliato. E tutt’ora, se si prova a contattare il numero 800265265 (riportato sui social ufficiali, dall’altra parte della cornetta ci risponderà una voce metallica: «Il numero selezionato non è più attivo».
Un problema che comunque il Ministero dello Sviluppo economico ha risolto in pochi giorni. L’operatore indica altri due numeri di telefono: uno per i numeri fissi ( sbagliato anche questo e poi corretto in corsa) e l’altro per i cellulari. Da qui in poi, in realtà, la strada è tutta in discesa: a rispondere è sempre una voce registrata che ci informa della registrazione di un nostro numero e chiede di schiacciare alcuni tasti a seconda delle opzioni richieste. Fatto questo, il sistema riconosce l’utenza dalla quale stiamo chiamando e processa la nostra richiesta. Bastano davvero pochi secondi di attesa e, secondo quanto promesso dal computer che è dall’altra parte della cornetta, in un giorno l’operazione dovrebbe essere considerata conclusa.
Abbiamo, invece, riscontrato qualche difficoltà in più con il numero dedicato alla telefonia mobile. Nei primi due tentativi la linea è rimasta muta. Al terzo tentativo, invece, è ripartito il solito nastro di presentazione del Registro delle opposizioni. Il modus operandi è lo stesso: premere 1 per iscriversi e non ricevere più chiamate, 7 per terminare la conversazione. Il tempo di attesa, come per le utenze di casa, è sempre di un giorno lavorativo, quindici per l’effettiva iscrizione.
E se ci dovessero essere dubbi o difficoltà? Nessun problema: la chiamata viene inoltrata a un operatore che gestisce direttamente l’iscrizione al registro.
Seconda opzione: sul sito
Un’altra modalità, per chi ha più familiarità con computer e tablet, è l’iscrizione sul sito https://registrodelleopposizioni.it. L’utente deve cliccare sulla sezione “iscriviti” e scegliere la modalità di identificazione.
Si può accedere con Spid o senza autenticazione. Una novità interessante del nuovo Registro è che con questa modalità si possono inserire fino a cinque numeri di telefono per i quali non si vuole più ricevere offerte pubblicitarie.
A questo punto, con un po’ di pazienza, bisogna chiamare da ogni telefono per cui si richiede la registrazione il numero 06 4298 6415. Pochi secondi, cade la linea e il tutto viene confermato. Completato questo passaggio c’è la scelta dell’opposizione e, infine, il riepilogo dell’iscrizione.
Terza opzione: via mail
C’è una terza opzione per iscriversi al Registro. Sempre sul sito è possibile scaricare l’apposito modulo da compilare. Anche in questo caso, come accade per il portale online, è possibile inserire fino a cinque numeri di telefono (cellulari o telefonia fissa).
Attenzione: bisogna inserire il prefisso, senza spazi o caratteri speciali. Affianco a ogni numero di telefono va specificato per quale tipo di registro si vuole l’iscrizione, quello telefonico o quello postale. Il modulo va compilato con Adobe Acrobat Reader (versione 7 o superiori) e spedito utilizzando il bottone “Invia” oppure va salvato e allegato via mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it. I moduli in formato non conforme non saranno gestiti.
Pubblicità cartacea
Un’ultima novità interessante riguarda anche gli indirizzi postali associati ai numeri di telefono: l’utente, iscrivendosi al Registro, non riceverà più i volantini dagli operatori di marketing che utilizzano per i contatti gli elenchi telefonici pubblici. Per l’iscrizione dell’indirizzo postale, infine, le operazioni sono sempre le stesse.
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