Abusi sessuali su una bimba: condannato a sette anni
La piccola era la figlia della sua compagna. I fatti si sarebbero consumati nell’abitazione di famiglia, nel Portogruarese
In più occasioni avrebbe costretto la figlia minorenne della compagna a compiere e subire atti sessuali, consumati nell’abitazione di famiglia, nel Portogruarese. Un uomo di 40 anni è stato condannato a sette anni per l’ipotesi di reato di violenza sessuale.
La sentenza è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Pordenone Francesca Vortali. La difesa, assegnata d’ufficio all’avvocato Luca Donadon, ha annunciato ricorso in appello. «Nella mattinata di lunedì 20 gennaio – ha spiegato Donadon –, oltre a porre dei dubbi in merito all’esistenza del fatto, mi sarei aspettato una pena inferiore, intorno ai cinque anni. Motivo per cui andrò in appello».
Secondo le indagini svolte dal pm Maria Grazia Zaina, titolare del procedimento, i fatti si sarebbero verificati tra dicembre 2022 e marzo 2023, da quando la giovane frequentava gli ultimi anni delle elementari fino al primo anno di scuola media.
Ad accorgersi che nel contesto familiare della bambina c’era qualcosa che non andava sono stati per primi gli insegnanti. Il campanello d’allarme era scattato dopo aver osservato alcuni disegni dell’alunna, che spesso raffiguravano scene di autolesionismo. Preoccupato, il corpo docente ha subito avvisato la madre, ignara di quanto fosse costretta a subire la figlia.
Alla luce dei fatti, sono stati gli insegnanti a denunciare la situazione alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini. Da quanto si apprende, sarebbe stata la stessa giovane, durante gli interrogatori protetti con medici e inquirenti, a raccontare quanto subito dal compagno della madre.
Nei confronti del 40enne, allontanato dall’abitazione, era stato disposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa. Valutate le tesi presentate dalla procura, il gup Vortali ha condannato l’uomo a sette anni di carcere.
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