Accattonaggio a Udine, in arrivo l’ordinanza
UDINE. Entro un mese un’ordinanza per porre un freno al fenomeno dell’accattonaggio in città. Questo il provvedimento annunciato l’altra sera in Consiglio comunale dal sindaco Furio Honsell.
«Dovrei riuscire a firmarla a breve - ha precisato ieri il primo cittadino -, sono in attesa di ricevere dalla Polizia municipale la bozza e il successivo parere dell’ufficio legale».
L’obiettivo dell’ordinanza, secondo quanto ha chiarito lo stesso sindaco Honsell, è «evitare che i mendicanti si fermino nei luoghi più frequentati o di passaggio, intralciando di fatto il libero movimento delle persone». Si sta dunque valutando se vietare l’accattonaggio nelle zone adiacenti a ospedali, supermercati, stazioni, musei, biblioteche e cimiteri, solo per fare qualche esempio.
Se il confronto in Consiglio comunale era stato sollecitato da Vincenzo Tanzi (Pdl), ieri sull’argomento è intervenuto anche Mario Pittoni (Lega Nord): «L’ordinanza per perseguire concretamente l’accattonaggio finalmente si farà. C’è voluto un po’ per far comprendere a Honsell che dipende dal primo cittadino l’attivazione di strumenti in grado di contrastare il fenomeno (già utilizzati in diversi Comuni governati dalla Lega Nord), ma finalmente il sindaco ha annunciato che firmerà l’intervento».
Esprime dunque soddisfazione Pittoni per la disponibilità manifestata da Honsell nell’ultima seduta consiliare sul fronte del contrasto alle organizzazioni che gestiscono i questuanti. «Un’azione – precisa Pittoni – che, condotta correttamente, può rivelarsi un ottimo deterrente oltre che un efficace dispositivo per individuare e smantellare le strutture criminose a capo di quello che ormai è un vero e proprio traffico di questuanti. Attualmente a Udine le uniche sanzioni applicabili ai mendicanti sono quelle che rimandano a una qualche violazione del Codice della strada, come quando pedoni sostano sulla carreggiata delle automobili nonostante la presenza del marciapiede. Si può comminare una multa… che però – lo sappiamo tutti - non verrà mai pagata. Ben più utile può dimostrarsi un’ordinanza che vieti la mendicità in determinati luoghi della città prevedendo, in caso di mancato rispetto, il sequestro del denaro accumulato, unico deterrente davvero efficace.
Per funzionare un meccanismo del genere - prosegue ancora il consigliere Pittoni - richiede ovviamente alcuni accorgimenti: la disponibilità di un numero telefonico cui i cittadino possano fare riferimento per l’immediata segnalazione e la presenza delle forze dell’ordine, per non dare il tempo ai questuanti di passare ad altri i proventi della loro attività. E’ questa l’impostazione – conclude l’esponente del Carroccio – che può risolvere il problema alla radice».
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