Accattoni molesti, linea dura della polizia FOTO

Continuano i controlli a tappeto: 15 fogli di via e 3 denunce. Liti tra mendicanti per “aggiudicarsi” la zona dell’ospedale

UDINE. Linea dura della questura di Udine contro i mendicanti molesti che non esitano a insistere con i passanti per ottenere qualche euro e litigano tra loro per “spartirsi” le zone in cui stazionare con la mano tesa.

Nella ultime due settimane il personale della Divisione anticrimine e gli agenti della Squadra volante hanno effettuato controlli a tappeto, in città e in provincia. E il bilancio è piuttosto pesante se si tiene conto che dagli uffici della polizia sono già “usciti” ben 15 divieti di ritorno nel Comune di Udine e altre 10 posizioni sono al vaglio sempre per l’emissione del cosiddetto foglio di via.

«La maggior parte dei provvedimenti - spiega Giovanni Belmonte, capo dell’Ufficio di Gabinetto della questura - sono stati adottati nei confronti di uomini, quasi tutti di origine romena, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e senza una residenza o un domicilio».

E’ negli ultimi mesi che il fenomeno dell’accattonaggio - agli incroci, lungo le vie del centro storico e all’ingresso dei supermercati - è divenuto più evidente nella nostra provincia. I cittadini hanno notato e prontamente segnalato alle autorità un aumento dei mendicanti e non sono mancati gli episodi di vere e proprie molestie.

«Di recente siamo intervenuti due volte nel parcheggio di fronte all’ospedale - riferisce il dirigente della Divisione anticrimine, Antonio Di Gregoli - perché alcuni mendicanti stavano litigando per accaparrarsi l’area. Ed è proprio lì che tre cittadini che si stavano recando al Santa Maria della Misericordia sono stati disturbati a tal punto da decidere di formalizzare una denuncia per l’ipotesi di molestie. A seguito di tali esposti - prosegue il funzionario - altrettante persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria».

L’attenzione della polizia sul fenomeno dell’accattonaggio, dunque, è sempre molto elevata, proprio come chiedono i cittadini. «Le nostre attività di verifica - sottolinea infatti lo stesso Belmonte - si sono intensificate proprio quando le lamentele della gente hanno cominciato ad aumentare in modo sensibile».

Due mendicanti sono stati allontanati dal Comune di Tarcento, pure sulla scorta di un’ordinanza firmata nel marzo 2010 dall’allora sindaco Roberto Pinosa.

Il primo cittadino, sottolineando che «quando la questua viene chiesta nei pressi di incroci semaforici pregiudica la sicurezza della circolazione» e che «il fenomeno determina nei cittadini una percezione di riduzione delle condizioni di vivibilità e di coesione sociale», aveva vietato l’accattonaggio nelle intersezioni stradali, in occasione del mercato settimanale del venerdì e nelle vicinanze di esercizi commerciali, prevedendo anche una sanzione da 50 a 500 euro (estinguibile con il pagamento in misura ridotta di 100 euro) e la sanzione accessoria della confisca amministrativa del denaro proveniente appunto dalla questua.

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