Accoltellò il rivale: Furlan ora è accusato di tentato omicidio
NIMIS. Processo Furlan, tutto da rifare. Riparte dalla Procura il procedimento a carico di Alberto Furlan 39 anni di Nimis, non più imputato di lesioni personali volontarie aggravate ma di tentato omicidio nei confronti di Salvatore Impellizzeri 65 anni di Trieste. Una vicenda nata dalla gelosia e trasformatasi in un accoltellamento.
Dinanzi al giudice per le udienze preliminari Daniele Barnaba Faleschini, Furlan si è presentato assistito dal suo avvocato di fiducia Massimo Borgobello che con Katia Crosilla lo assiste per ascoltare la sentenza in giudizio abbreviato. Il pm Claudia Finocchiaro aveva proposto una condanna a 4 anni e 6 mesi, mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato “perchè il fatto non sussiste”.
In particolare, il difensore si era soffermato sulla dinamica dei fatti accaduti la sera del 27 dicembre in piazza a Nimis evidenziando in Furlan al momento della caduta a terra dopo che aveva ricevuto un calcio ai testicoli e un pugno agli zigomi, un profondo stato di disorientamento e di confusione tale da giustificare la mancanza di lucidità anche nella ricostruzione dei fatti. «Se però– ha sostenuto la difesa - è vera la sequenza dei fatti, dal calcio al pugno alla caduta, deve essere vera anche la dinamica descritta da Furlan». Quindi un atto di legittima difesa, non la volontà di uccidere.
Elementi che non hanno convinto il giudice il quale ha ritenuto che la coltellata inferta da Furlan a Impellizzeri dall’alto verso il basso al fianco sinistro, in corrispondenza della decima costola in una zona relativa a organi di primaria importanza. Né, per il giudice l’unicità della coltellata di per sé basta a escludere l’idoneità a provocare la morte, visto che Impellizzeri quella sera perse un litro di sangue a causa di un’emorragia interna che gli causò l’asportazione della milza.
Il giudice ha quindi rimandato gli atti al pubblico ministero, riqualificando in tentato omicidio l’accusa a carico di Furlan. L’ipotesi accusatoria è che abbia agito quando la colluttazione era ormai terminata e quanto Impellizzeri stava salendo a bordo della vettura.
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