Acqua marrone dal rubinetto Una pensionata chiama il Cafc
Quando ha aperto il rubinetto dell’acqua fredda, per riempire la caraffa, non ha visto scendere il “solito” liquido incolore e inodore, ma un fiotto marroncino e maleodorante. Impossibile da...
Quando ha aperto il rubinetto dell’acqua fredda, per riempire la caraffa, non ha visto scendere il “solito” liquido incolore e inodore, ma un fiotto marroncino e maleodorante. Impossibile da utilizzare per qualsiasi altro uso domestico. E così Roberta Sburlino, pensionata residente in via Sappada, ha chiesto ieri mattina l’intervento del Cafc per poter di nuovo dissetarsi, cucinare e lavarsi.
«Mi hanno risposto che conoscono il problema della zona, che deve essere soggetta a operazioni di “pulizia” di tanto in tanto – sottolinea la donna, 68 anni –, ma io continuo a pagare regolarmente la bolletta e, tra le sue voci, c’è anche quella riferita alla “depurazione”, che si aggiunge a quota fissa, acquedotto e fognatura». L’anziana, rientrata qualche giorno fa dall’ospedale e impossibilitata a uscire di casa dopo un delicato intervento chirurgico, ha voluto far valere le sue ragioni: «Perché devo pagare la bottiglietta di acqua, quando potrei bere acqua di fonte?. Non è giusto, dal momento che pago la bolletta, che debba spendere altri soldi. La manutenzione nella rete idrica va fatta regolarmente». La pensionata ha telefonato anche al 113, preoccupata che il personale del consorzio non intervenisse subito. «Mi ha risposto il numero di emergenza – ha spiegato l’anziana –, ma la poliziotta con la quale ho parlato mi ha detto che non è una cosa che possono risolvere loro». Per sua sfortuna, la zona in cui abita è collocata nella parte di linea terminale della rete acquedottistica, dove si possono concentrare residui («comunque non pericolosi dal punto di vista sanitario»). «Per garantire l’eliminazione dei ristagni d’acqua – sottolinea Eddi Gomboso, amministratore unico di Cafc, il quale si è subito informato del problema – il nostro personale provvede a compiere un risciacquo della linea, in maniera che l’acqua resti sempre limpida». Operazione che è stata attuata anche ieri mattina in via Sappada, laterale di via Veneto, nel quartiere di Cussignacco. Naturalmente, consiglia Gomboso, se ci si assenta da casa per più giorni, è bene al rientro aprire i rubinetti e far scorrere un po’ l’acqua prima di poterla bere. Così come è bene assicurarsi che la tubatura non sia obsoleta. «Il Cafc garantisce l’acqua fino al contatore – spiega l’amministratore unico –, poi non dipende da noi se i tubi sono vecchi e da sostituire».
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