Acquisti online con acconti a prezzi stracciati, ma è una truffa

Udine, tanti friulani hanno perso i soldi versati per accaparrarsi un’auto, un telefono o un elettrodomestico

UDINE. Un paio di scarpe contraffatte invece di quelle originali che pensavamo di aver acquistato. Un acconto versato per un prodotto che poi non è ci mai arrivato. O qualcosa che dovevamo ricevere prima di Natale e invece è stato recapitato ben dopo la Befana. Sono solo alcuni dei rischi in cui si può incappare facendo acquisti on-line.

E, tra i casi denunciati alle forze dell’ordine friulane negli ultimi mesi, non mancano truffe per cifre a molti zeri, anche trenta-quarantamila euro. Si sono verificati, inoltre, anche veri e propri furti. E nella maggioranza dei casi è praticamente impossibile recuperare il denaro versato perché i “furbi della rete” chiedono di effettuare bonifici su conti esteri o di ricaricare le carte prepagate.

Denunce all’ordine del giorno

Solo alla polizia postale di Udine giungono in media una dozzina di denunce al mese e, se si considerano le semplici segnalazioni, il numero praticamente raddoppia. E se a questi dati si sommano la miriade di casi trattati dalle stazioni dei carabinieri sparse in tutta la provincia il valore che viene fuori è comunque la punta dell’iceberg, in quanto molti non si rivolgono alle autorità, forse vergognandosi della propria ingenuità o avventatezza.

Ecco una serie di trappole in cui sono caduti - o stavano per cadere - friulani che poi hanno deciso di denunciare tutto.

In vendita prodotti inesistenti

Dall’aspirapolvere di marca al camper, dalla tv alle gomme dell’auto, dalle macchine fotografiche alle parti di motore al super robot da cucina Bimby. I friulani, come tutti, cercano di acquistare su Internet alcune cose per risparmiare un po’. Ma non è raro, purtroppo, che un “prezzo stracciato” nasconda un tranello che fa perdere all’acquirente il denaro dell’acconto oppure sia semplicemente la “spia” del fatto che quello presentato non può essere un prodotto originale.

Il Rolex a sessanta euro

Una coppia di fidanzatini si sono rivolti alla polizia lamentandosi perché il “Rolex” - si fa per dire - pagato 60 euro non era come si aspettavano. Per forza, visto che i modelli più semplici del noto orologio costano diverse migliaia di euro e quello dei ragazzi, dunque, era solo una contraffazione.

Auto estere, spariti 37mila euro

Altra storia, invece, quella di tre giovani friulani che, qualche tempo fa, avevano pensato di acquistare auto di lusso usate in Inghilterra per poi rivenderle in Italia. Avrebbero voluto farne un business. Ma c’è chi l’affare lo ha fatto con loro, visto che li ha indotti a fare un prestito in banca da 37mila euro, ha incamerato il denaro e poi delle vetture...nemmeno l’ombra.

Persi 2.500 euro per una Punto

Un friulano pensava che, dopo aver accreditato 2.500 su un conto tedesco, avrebbe avuto una Fiat Grande Punto che, però, non si è mai materializzata.

Per il Bimby che non c’è 650 euro

Per fare un regalo voleva comperare il Bimby e lo aveva visto in un annuncio a 650 euro, quando sul mercato quel modello costa oltre mille. Ha versato i soldi e poi non li ha più rivisti, così come, inutile dirlo, il robot.

Per la vettura di lusso 9mila euro

Attratto da una vettura sportiva a un ottimo prezzo, un udinese ha cercato di accaparrarsela versando in fretta i novemila euro che erano stati richiesti come acconto. Ma la fiammante quattroruote l’ha vista solo nelle foto che era stata pubblicata su quel sito e il denaro non lo ha più recuperato.

Le tv non arrivano dalla Polonia

Un friulano, dopo aver pagato mille euro, è rimasto invano in attesa di due tv che aveva acquistato in Polonia.

Iphone scontati non arrivano

E poi le due adolescenti che hanno perso tutti i loro risparmi, ben mille euro, acquistando da un sito due Iphone che non hanno mai ricevuto.

Gli africani e i vecchi mobili

Si è insospettita prima, invece, la signora che ha messo in vendita i mobili di una camera per 2mila euro ed è stata contattata da africani che si dichiaravano pronti all’acquisto. Invece stavano tentando un raggiro. «Il soldi per il suo pagamento ci sono, ma dovrebbe sbloccarne l’erogazione versando 200 euro» ha detto infatti un truffatore presentandosi come l’impiegato di una banca esistente (ma che nulla aveva a che fare con i banditi).

Gli affitti-fregatura

Ora che per molti le vacanze sono alle porte, bisogna anche stare attenti a non affittare appartamenti-fantasma. Il segreto, se possibile, è sempre andare a vedere l’immobile o comunque affidarsi a realtà conosciute e consolidate e comunque non fare versamenti all’estero.

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