Ad Aviano l’aereo dell’Armageddon
PORDENONE. L’aereo dell’Armageddon, il giorno del giudizio finale. Quello destinato a gestire da alta quota le gravi crisi internazionali, soprattutto a costituire un’alternativa nel caso di guasto o perdita dell’aereo presidenziale americano, l’Air Force One: motivo per il quale viaggia sempre in coppia con il Boeing presidenziale, quando si sposta al difuori dei confini americani. Stesso tipo di aereo, un Jumbo Jet, e quasi simile livrea (biancoazzurra).
Un invisibile filo ha legato nei giorni scorsi la base aerea di Aviano all’aeroporto di Monaco di Baviera e al castello di Elmau a Garmish-Partenkirken, che ha ospitato il G7. L’Air Force One con Barak Obama è atterrato domenica a Monaco. Alcune ore prima ad Aviano aveva fatto la sua comparsa l’aereo “ombra” del presidente Usa, un E-4B Airborne command post, ai più noto come l’aereo del giudizio finale, per l’appunto. Vi è rimasto sino a lunedì, piantonato a metà pista. Il Jumbo presidenziale è decollato dall’aeroporto bavarese nella tarda mattinata di lunedì, seguito a ruota dall’E-4B “avianese”. Prassi vuole, per motivi di sicurezza, che i due jet atterrino in aeroporti diversi. Risolto un giallo, ad Aviano restano gli interrogativi su una possibile sosta della first lady in occasione della visita in Italia (tra il 15 e il 21 giugno), all’Expo di Milano e a Venezia. Michelle Obama sarà accompagnata dalle figlie Malia e Sasha e dalla madre Marian Lois Robinson, e guiderà una delegazione presidenziale con lo scopo di promuovere anche nel nostro Paese la campagna «Let’s move!», di cui è promotrice.
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