Addio a Gallina, storico titolare della “Gastronomia da Luciano”: con il figlio Marco ha aperto "Angolo del gusto"

Luciano Gallina è morto a 85 anni, una trentina dei quali trascorsi dietro al bancone della “Gastronomia da Luciano” e poi, accanto alla clientela del vicino “Angolo del gusto”, l’osteria in via Tiberio Deciani, icona dei sapori autentici e della tradizione enogastronomica friulana
Alessandra Ceschia

UDINE. Il suo nome resterà scolpito in un capitolo della storia commerciale udinese scritto all’insegna del gusto, della genuinità e della cordialità. Luciano Gallina è morto a 85 anni, una trentina dei quali trascorsi dietro al bancone della “Gastronomia da Luciano” e poi, accanto alla clientela del vicino “Angolo del gusto”, l’osteria in via Tiberio Deciani, icona dei sapori autentici e della tradizione enogastronomica friulana.

Apparteneva a una famiglia con salde origini agricole: i Gallina abitavano a Santo Stefano Udinese, ma negli anni Cinquanta il padre, Mario, decise di vendere i campi e investire i proventi nell’acquisto dell’osteria “Il Redentore” in borgo San Lazzaro. Si trasferì in città con la moglie Letizia e i figli Rosina, Anita, Giannino e il primogenito Luciano, che nel locale mosse i primi passi di quella che sarebbe diventata una lunga e proficua carriera.

Luciano Gallina mise su famiglia e, dal suo matrimonio con Fanì Romanello, nacquero i figli Marco, Mario e Tiziana.

Quando, alcuni anni più tardi, quell’osteria fu chiusa, Gallina iniziò a lavorare per le Cooperative friulane e, un passo dopo l’altro, seppe farsi strada fino a diventarne direttore; la chiusura di quella realtà cooperativa lo colse ormai cinquantenne con una vasta esperienza commerciale alle spalle. Forte di quelle certezze, nel 1983 rilevò un negozietto in via Tiberio Deciani e lo trasformò in una gastronomia specializzata in prodotti alimentari, locali e nazionali, capace di attrarre non solo la clientela cittadina, ma anche quella che veniva da ben più lontano per assicurarsi genuinità e gusto. Luciano, dietro al bancone con il figlio Mario, dispensava consigli e una schietta cordialità che fidelizzava la clientela.

Poi, con gli anni Novanta e la grande distribuzione, arrivarono tempi difficili: i negozietti di prossimità chiudevano i battenti uno dopo l’altro, strangolati dalla concorrenza dei grandi numeri, e anche per la Gastronomia da Luciano si profilarono scelte dolorose. Finché, con spirito di intraprendenza, la famiglia Gallina decise di puntare sull’autenticità di quei sapori. Fu il figlio Marco a prendere l’iniziativa con un’intuizione che coniugava un progetto per il futuro e un ritorno alle origini. Pensando a quell’esperienza maturata dal nonno in borgo San Lazzaro nacque “L’angolo del gusto”: vini autoctoni e tartine saporite iniziarono a scandire le serate udinesi con degustazioni e, ben presto, risollevarono la Gastronomia. «La ricerca della qualità ha pagato – conviene Marco Gallina –. Mio padre ha continuato a servire i clienti con competenza e professionalità, finché ha potuto».

Dopo il 2010, Luciano Gallina si è ritirato, ma passava quotidianamente in osteria per qualche chiacchiera con i clienti e un paio di consigli allo staff: «Era un uomo intraprendente, limpido e corretto» ricorda il figlio. Rimasto vedovo nel 2000, abitava da solo in via Bicinicco, seguito dai figli. Una ventina di giorni fa, alcuni problemi di salute ne hanno determinato il ricovero al policlinico Città di Udine, dov’è mancato lunedì pomeriggio. I funerali saranno celebrati giovedì, 22 luglio, alle 17, alla chiesa del Redentore di via Mantica.

«Luciano Gallina era una colonna del commercio cittadino, un pioniere che ha saputo guardare avanti – ricorda il capogruppo del Pd in consiglio comunale Alessandro Venanzi –. La mia infanzia è legata a quel negozio».

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