Addio a Giuseppe Camata Era il “Geppetto” del Grest

CORDENONS. La comunità parrocchiale di San Pietro Apostolo di Sclavons e i ragazzi del Grest oggi daranno il loro commosso addio a Giuseppe Camata, 83 anni, deceduto mercoledì scorso all’ospedale civile di Pordenone a seguito di una breve malattia. I funerali saranno celebrati alle 10.30 nella chiesa parrocchiale. La salma, al terminde della cerimonia religiosa, sarà cremata.

Quella dei Camata è una famiglia molto conosciuta non soltanto nel quartiere di Scalvons ma in tutta la città: originari di Pordenone, vent’anni fa Giuseppe e la moglie Bruna si erano traferiti in via Nannavecchia, a Cordenons, integrandosi presto nella vita parrocchiale. Camionista prima, operaio alla Savio poi, Giuseppe, una volta andato in pensione, aveva sempre dedicato il suo tempo al volontariato.

Per i ragazzi dei centro estivo parrocchiale dei frati era il nonno “Geppetto”, un appellativo affettuoso che in tanti anni di volontariato l’anziano si era meritato, grazie alle sue abilità manuali.

«Realizzava scatole in legno, di ogni fattezza e forma, che poi decorava – ricorda il figlio maggiore, Roberto – era questo che insegnava ai ragazzi nel laboratorio di falegnameria del Grest. Quest’anno però non aveva potuto esserci, a causa della sua salute». C’era poi il canto nella vita dell’uomo. «Una passione di famiglia – spiega il figlio, che è presidente del Midway Chorus e componente della Corale cordenonese – che negli ultimi dieci anni e fino a quando la salute glielo ha consentito lo vedeva molto impegnato nella corale San Pietro».

Una rappresentanza del Grest e i suoi compagni di canto oggi in chiesa si stringeranno alla sua famiglia nell’ultimo saluto. Camata lascia la moglie, che lo ha accudito fino alla fine, i figli Roberto, Gianluigi e Monica e i nipoti. All’ingresso dell’oratorio, animatori e ragazzi del Grest lasceranno affissa la sua foto che lo ritrae intento a lavorare, con pazienza e passione, il legno. (m.bi.)