Addio a Mattarello, gestì l’Ultimo Mulino

Aveva 75 anni. Prese le redini del rinomato locale di Bannia di Fiume Veneto dal 2000 al 2007

FIUME VENETO. È stato un grande protagonista della ristorazione, facendosi conoscere e stimare anche nel Pordenonese: sua, infatti, la gestione tra il 2000 e il 2007 del ristorante L’ultimo mulino a Bannia di Fiume Veneto. A 75 anni, se n’è andato il ristoratore Gino Mattarello.

Originario di Padova, si era trasferito a San Michele al Tagliamento nel 1978, quando aveva fondato il ristorante Mattarello, sulla statale 14 Triestina a ridosso del ponte. Dopo una breve parentesi a Paludo, aveva gestito dal 2005 al 2008 il ristorante Ai Casoni, a Porto Baseleghe vicino Bibione. La malattia si è affacciata quando era all’apice della carriera. Grande lavoratore, credeva nella famiglia e nei giovani. Lascia la moglie e due figlie. Ancora da fissare la data dei funerali, che saranno presumibilmente celebrati a Ferrara, dove si era stabilito una volta ritiratosi dalla professione.

Molto noto tra Friuli e Veneto, la notizia della sua scomparsa ha raggiunto anche Fiume Veneto. Particolare cordoglio a Bannia, dove per quasi otto anni aveva gestito L’ultimo mulino.

Quella vita, mancava molto a Gino Mattarello, che al primo impatto poteva sembrare burbero e che, invece, insegnava con pazienza ai dipendenti a lavorare nel rispetto di regole e persone. «Mio papà ha avuto la fortuna di conoscere moltissime persone – ha ricordato ieri la figlia Samuela Mattarello – e di poter donare qualcosa di sé a tanti: un sorriso, un consiglio, una parola, uno dei suoi super risotti, uno dei suoi piatti speciali, le sue coreografie, il suo cappello da cuoco, alto e fiero del suo lavoro, le sue idee geniali. E poi – ha continuato –, i suoi errori, i suoi colpi da “matto”, le sue follie. Era un uomo che ha vissuto seguendo il suo istinto, le sue passioni e che ha trasmesso tutto il suo amore per la vita, nel suo lavoro, nel dedicarsi ogni giorno a qualcuno, a qualcosa».

Rosario Padovano

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