Addio a nonna Rina, storica ricamatrice di corredi in Carnia

COMEGLIANS. Addio a Rina Collinassi, morta alla ragguardevole età di 104 anni. Nata il 13 maggio 1916, a Maranzanis di Comeglians, mentre infuriava la Prima guerra mondiale, era cresciuta tra le campagne e i boschi della piccola frazione della Val Degano, aiutando la famiglia con i lavori rurali e la vita di ogni giorno. Nel 1961, a 45 anni, dopo il matrimonio con Risveglio Lepre, aveva salutato la sua borgata per trasferirsi in Francia assieme al marito, emigrante in cerca di lavoro. Negli anni all’estero era stata casalinga e aveva affinato l’abilità per il ricamo, una delle sue grandi passioni, sviluppata sin da giovane. Tornata in Italia nel 1987, si era poi trasferita a Udine per stare vicina al fratello Nino e il resto della famiglia, tornando al suo paese nei mesi più caldi.
«La zia ha ricamato i corredi di tante spose carniche – ricorda il nipote Gianfranco Collinassi- e persino in Francia c’è qualche piccolo capolavoro prodotto dalle sue abili e pazienti mani. Aveva gli occhiali ma per cucire nemmeno li indossava, da centenaria ancora faceva il punto gigliuccio con la mano ferma e la maestria accumulata in una vita. Godeva di una salute fisica incredibile, era entrata per la prima volta in ospedale a 92 anni».
«Un altro suo grande amore era quello per il ballo – aggiunge –. Ha ballato fino a 102 anni, ricordo bene che alla sua festa del centenario nella latteria di Comeglians, si è deliziata con l’allegria dei passi delle polke e dei walzer della gioventù. Era una donna allegra e aveva sempre la battuta pronta».
«Autonoma fino a 101 anni – racconta il nipote –, senza smettere di dedicarsi al ricamo e al ballo, dimostrando una fibra incredibile e un’ironia verso la vita non da tutti. Aveva vissuto anche l’esperienza della seconda guerra mondiale e a volte ricordava come il padre nascondeva il formaggio dai rastrellamenti».
Rina Collinassi, che era la cittadina più anziana di Comeglians e della casa di riposo “La Quiete”, dov’era ospite in questi ultimi anni, aveva attraversato immune sia la pandemia della spagnola che quella attuale del Covid-19, dimostrando ancora la forza e salute che le hanno permesso di superare il secolo di età.
«Camminava molto ed era sempre attiva – conclude Gianfranco con ammirazione per la defunta zia –. Partiva da Maranzanis e percorreva a piedi i 6Km fino a Rigolato, per salutare il marito al cimitero. Mangiava poco e tanta verdura, forse è stato questo il suo elisir di longevità». I funerali si terranno martedì 2 febbraio alle 14 nella chiesa di San Floreano a Maranzanis di Comeglians, nel rispetto delle vigenti normative. Le spoglie della centenaria troveranno poi riposo nel cimitero di Rigolato.
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