Addio a Pascoli, imprenditore delle calzature

SAN DANIELE. Lutto nel mondo dell’imprenditoria friulana: all’età di 84 anni – ne avrebbe compiuti 85 il 21 ottobre – è morto Mario Pascoli fondatore negli anni Sessanta assieme al fratello Bepi e ad Alfeo Zaghis del calzaturificio Zappas di via Fagagna, a San Daniele.
Una morte improvvisa: Mario stava bene e, come faceva periodicamente, si era sottoposto ai controlli di routine. Domenica, però, il suo quadro clinico è precipitato e ieri mattina l’ex imprenditore è deceduto all’ospedale di San Daniele.
Mario Pascoli si era sposato con Luci e dalla loro unione erano nati tre figli: Claudio 53 anni, Gianmarco 51 e Michela 47. A San Daniele era molto conosciuto: la sua azienda era stata una delle più grosse del tessuto economico cittadino.
Fondata negli anni Sessanta la Zappas si era imposta sul mercato per la sua produzione di pantofole di velluto, scarpine con la corda e calzature per bambini. Poi, la Zappas aveva cominciato un’importante produzione di calzature.
Negli anni in cui l’azienda era più attiva si contavano oltre 100 addetti impegnati, persone per lo più di San Daniele e dei paesi limitrofi. L’attività della Zappas è proseguita fino all’inizio degli anni 2000.
Ma per Mario quella di imprenditore non era l’unica attività: era infatti un appassionato di sport. Ha sempre fatto parte della Lega regionale e nazionale dilettanti. Per questo sodalizio, a livello nazionale, ha ricoperto il ruolo di revisore dei conti e di presidente della commissione solidarietà.
Quella per lo sport è stata una grande passione che ha trasmesso ai figli Claudio e Gianmarco, anche loro oggi imprenditori nel settore delle calzature. Mario, ricorda chi lo conosceva bene, che amava stare in mezzo alla gente, vivere a pieno la vita.
È stato poi uno dei fondatori del Lions club di San Daniele e della Chaine des rotisseurs nonché componente del Ducato dei vini. Ha partecipato attivamente alla vita del tessuto imprenditoriale friulano: nell’associazione degli industriali di Udine ha ricoperto ruoli di spicco.
«A noi figli – ricorda il figlio Gianmarco -, oltre alla passione per lo sport e alla stoffa per l’imprenditorialità, ha trasmesso grandi valori quali l’onestà, la serietà e l’attaccamento per il lavoro. È stato un grande esempio di vita».
Parenti e amici potranno stringersi attorno alla moglie e ai figli per dare l’ultimo saluto a Mario Pascoli domani, alle 15, in duomo.
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