Addio a suor Nevina, diresse la Caritas

Aveva 67 anni, a lungo operò per aiutare le donne vittime della tratta. I funerali saranno celebrati domani a Zugliano
UDINE - SUOR NEVINA MARTINIS ARCH. ANTEPRIMA
UDINE - SUOR NEVINA MARTINIS ARCH. ANTEPRIMA

UDINE. La Chiesa friulana è in lutto, piange suor Nevina Martinis, già direttore della Caritas diocesana. La suora della Divina Volontà, nata 67 anni fa a Zugliano, è morta a Bassano del Grappa dove si era trasferita nel Duemila dopo aver lasciato la direzione della Caritas che nei 12 anni precedenti aveva contribuito a costruire per tendere la mano ai più deboli.

Era una suora forte che ha dato tanto soprattutto alle donne vittime della tratta, le stesse che andava a cercare, in piena notte, nelle vie di Udine. Suor Nevina è stata un esempio per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla. La cerimonia funebre sarà celebrata domani, alle 17, nella chiesa parrocchiale di Zugliano dove la salma arriverà dalla Casa Madre di Bassano del Grappa.

Stasera, alle 19, sarà recitato il Santo Rosario. «Nella comunità di Zugliano vivremo il saluto commosso e riconoscente a Nevina, donna e suora che lascia un segno eloquente del Vangelo per la passione ideale e la concretezza della prossimità a tante persone affaticate, oppresse, in ricerca». Sono le parole del direttore del centro Balducci, don Pierluigi Di Piazza, che con suor Nevina ha condiviso i primi progetti di accoglienza degli immigrati in Friuli.

«Va ricordato il suo coraggio nell’affrontare la drammatica condizione delle donne della tratta, sfruttate nella prostituzione, con attenzione, premura, accompagnamento; con prese di posizione pubbliche. E insieme - aggiunge don Di Piazza – la sua disponibilità all’ascolto e all’accompagnamento spirituale di persone e gruppi». Suor Nevina era tornata in Friuli nel 1988 dopo aver trascorso diverso tempo in Germania.

Prima come volontaria, poi come vicedirettrice e dal giugno 1999 come direttrice, fu lei a costruire la formazione delle Caritas parrocchiali, ad aprire le case di accoglienza delle ragazze in difficoltà a Udine e a Cividale. «All’epoca erano iniziative d’avanguardia» ricorda don Angelo Zanello, l’allora direttore della Caritas che passò il testimone proprio a suor Nevina.

«Era una donna forte che ha dato tanto. E’ stata una figura fondamentale, i centri d’ascolto tutt’ora operativi sul territorio sono frutto del lavoro capillare che suor Nevina seppe fare. Tant’è - continua don Zanello - che si fece talmente carico delle problematiche che tutto quell’impegno minò la sua salute e un anno e mezzo dopo dovette lasciare l’incarico». Il ricordo di quella piccola grande suora continua a segnare il percorso anche dell’attuale responsabile del Centro d’ascolto, Annarita De Nardo: «Era l’esempio di una suora dedicata agli ultimi.

Di notte andava a cercare le ragazze che in quegli anni erano sulle strade. Suor Nevina aveva una capacità di ascolto che le consentiva di entrare in relazione con le povertà più estreme. Fu una delle prime ad arrivare in Kosovo per aiutare le popolazioni colpite dalla guerra».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto