Addio a Tulisso, paladino dei diritti dei lavoratori

Pavia di Udine, aveva 83 anni e si è spento ieri all’ospedale di Udine, dov’era stato ricoverato poche ore prima

PAVIA DI UDINE. Si è spento ieri all’ospedale di Udine - dov’era stato ricoverato poche ore prima - Giorgio Tulisso, 83 anni, originario di Pavia di Udine, una vita spesa nell’attenzione agli altri con un forte impegno nel sindacalismo. Come operaio, prima lamierista e poi carrozziere, iniziò l’attività sindacale quando i diritti dei lavoratori non erano ancora regolati dallo Statuto.

Nel 1956 e nel 1965 - per aver chiesto un permesso di tre ore non retribuite per partecipare ai lavori del Congresso nazionale della Fiom Cgil di cui era delegato - fu licenziato per rappresaglia sindacale e fu necessaria l’approvazione della legge 36 del 1974, per veder sanzionare l’illegittimitá del licenziamento.

Una battaglia per i diritti che ha accompagnato l’intera vita di Giorgio Tulisso che ha sempre portato le istanze dei più deboli nei diversi enti e istituzioni nei quali è stato chiamato a collaborare: dal Comitato regionale dell’Inps, alla Commissione esperti della Camera di commercio, al Comitato regionale dei migranti Ermi, al Comitato prefettizio per l’assistenza pubblica. Iscritto al Psi nel 1953 rappresentò il partito nel consiglio comunale di Pavia di Udine dal 1964 al 1970 e dal 1985 al 1990.

Arruolato nella Guardia di Finanza dopo la scuola alpina di Predazzo fu costretto al congedo per una malattia all’orecchio che lo tormentava da ragazzo e che ne aveva ridotto le capacitá dell’udito. É rimasto sempre legato alle Fiamme Gialle partecipando attivamente alle attività dell’associazione finanzieri.

Esperto in materie previdenziali è stato riferimento per migliaia di persone che hanno ricevuto aiuto e suggerimenti da Giorgio Tulisso prima come collaboratore del patronato Inca Cgil, poi come rappresentante del sindacato pensionati Spi Cgil.

Un desiderio - il suo - di diffondere l’importanza della conoscenza delle norme previdenziali. Una vita di impegni, all’insegna del volontariato, che suggerì alla Presidenza del consiglio dei ministri di proporre Tulisso per l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica, firmata dal Capo dello Stato nel 2007.

Giorgio Tulisso lascia la moglie Adriana Deganutti e i figli Vladimiro e Mirco. I funerali verranno celebrati lunedì alle 16.30 nella parrocchiale di Pavia di Udine.

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