Addio a “Wilmer”, mai tanta gente al campo sportivo

Budoia: tutto il paese ha salutato il feretro di Claudio Puppin Era stato giocatore e poi dirigente della squadra locale

BUDOIA. Mai si era vista così tanta gente, come per le esequie di Claudio Puppin “Wilmer”, 57 anni, al campo sportivo di Budoia, neanche alle partite di cartello della locale squadra di calcio della quale Wilmer era sostenitore, dopo essere stato giocatore.

Il campo gremito, gli striscioni “Ciao Wilmer”, hanno detto a tutti quanto, come recita la dedica dell’epigrafe, Wilmer fosse «amato per la sua sincerità, bontà, ma soprattutto per la sua simpatia».

Con tanti amici e conoscenti hanno atteso il feretro i parroci di Budoia e Coltura di Polcenigo don Maurizio Busetti e don Silvio Cagnin, tutti i giocatori, dirigenti e tanti sostenitori della squadra di calcio Polcenigo-Budoia, con il presidente Leandro Dorigo, tantissimi attivisti della Pro loco con la quale Wilmer collaborava soprattutto alla Festa dei funghi e dell’ambiente. La salma è giunta da Pordenone, accompagnata dalla moglie Ivana, dalla figlia Sara , dalla sorella Maria con tutti i parenti e tanti amici.

Claudio Puppin, per tutti era “Wilmer”, imprenditore dell’omonimo soccorso stradale autodemolizioni. In gioventù, Claudio si era cimentato in varie attività lavorative con spirito di avventura. Il suo motto era: “Chi si ferma è perduto”. La comunità di Budoia l’ha apprezzato come imprenditore, giocatore di calcio, poi quale dirigente per tanti anni dell’Associazione sportiva calcio Budoia. Wilmer aveva praticato, per una breve stagione anche il rugby a Polcenigo, ed era rimasto uno sportivo, tifoso dell’Inter e del Budoia, sempre pronto a sostenere il volontariato.

La cerimonia è stata molto più di una messa che non si poteva celebrare durante la settimana santa. Nel commosso ricordo di Wilmer, fra ripetuti scroscianti applausi, si sono alternati il parroco don Maurizio con il rito religioso, un gruppo di amici, italiani ed extracomunitari, che hanno voluto fargli un regalo, liberando una bianca colomba, il poeta in vernacolo Fabio Burigana, che gli ha dedicato versi commoventi, il presidente del Polcenigo-Budoia calcio, Leandro Dorigo e, per tutte le associazioni budoiesi, con un vibrante intervento, Mario Povoledo.

L’omaggio a Wilmer si è concluso sulle note della canzone “Vita spericolata” di Vasco Rossi. Nulla poteva rappresentare meglio Wilmer, assieme all’ultimo interminabile applauso, che ha preceduto il breve corteo, con il feretro portato a spalle fino al carro funebre, partito per la cremazione della salma.

Sigfrido Cescut

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