Addio al partigiano Luigi Baldassar “Mameli”

Aderì alla brigata Nievo. Imprenditore, nel 1950 fondò il Mobilificio sociale di Ghirano. Domani i funerali

PRATA. Addio a “Mameli”, il partigiano che conobbe il primo cosmonauta, il russo Yuri Gagarin. Luigi Baldassar è scomparso all’età di 92 anni. Era nato il 2 gennaio 1925 a Ghirano. Di famiglia contadina, molto giovane era andato a lavorare in Carnia e nei cantieri navali di Monfalcone, dove si trovava l’8 settembre 1943.

Di idee antifasciste, era salito sulle montagne di Piancavallo aderendo alla lotta partigiana col nome di battaglia di “Mameli”. “Mameli”, come era da tutti conosciuto, faceva parte di quel gruppo di giovani che andò a costituire nel luglio 1944 sul Piancavallo e in Valcellina la Brigata mista osovana garibaldina Ippolito Nievo e che vide come protagonisti il comandante della quinta brigata Osoppo, Pietro Maset (“Maso”), un capitano della Julia già decorato con medaglie d’argento e di bronzo per le campagne in Grecia e in Russia, e il garibaldino Mario Modotti (“Tribuno”). «Luigi Baldassar – lo ricorda l’Associazione Partigiani Osoppo – rimase sempre fieramente attaccato al ricordo di quelle giornate intense, drammatiche ma anche entusiasmanti, e il legame di quell’amicizia con “Maso” e con i compagni che facevano parte di quella brigata rimase sempre intenso». E si aggiunge: «Quel gruppo di amici rimase sempre legato anche quando le vicende della vita lo portò su strade diverse. Ogni anno mantennero l’impegno di ritrovarsi il 12 aprile a Scomigo di Conegliano dov’è sepolto il comandante “Maso” e, nell’ultima domenica di giugno, a Malga Ciamp di Budoia dove “Maso” rimase ucciso in uno scontro con i tedeschi». «Fu commovente per noi e per loro quando qualche anno fa abbiamo festeggiato a Scomigo questo gruppetto di fedelissimi: Luigi Baldassar, Giampaolo Danesin, Antonio Facchin e Guido Ravenna – ricorda il presidente dell’Apo, Cesare Marzona – Dopo anni in cui il loro sacrificio sembrava quasi dimenticato questo gruppo di amici ha visto sempre più gente riunirsi attorno a esso per ricordare e far rivivere quell’esperienza».

Dopo la Liberazione Baldassar era emigrato in Francia dal 1947 al 1949, quindi nel 1950 era tornato a Prata fondando il Mobilificio sociale di Ghirano. Sposato con Petrutta, lascia quattro figli. Appassionato di viaggi sin dagli anni Cinquanta, ebbe modo di conoscere in Urss Gagarin prima che venisse lanciato in orbita. Un rosario verrà recitato stasera, alle 20, nella casa famiglia di Ghirano. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa di Villanova di Prata. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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