Addio al pilota Graziano Fantini papà della Cividale-Castelmonte

Aveva 88 anni. Dodici mesi fa aveva chiesto di poter partecipare di nuovo alla corsa La morte per un malore in ospedale dove era stato portato in seguito a una caduta



Esattamente un anno fa aveva intenerito, addirittura commosso i cividalesi con la sua richiesta di deroga ai limiti anagrafici imposti dal regolamento della cronoscalata Cividale-Castelmonte, desideroso di parteciparvi ancora una volta.

Ora, a un mese di distanza da quella gara che si lega inscindibilmente al suo nome, il pilota Graziano Fantini – padre della celebre corsa automobilistica in salita, che nel 1985 aveva contribuito a far rinascere dopo un lungo periodo di pausa – se ne è andato, stroncato da un malore che lo ha colto in ospedale, dov’era stato portato dai familiari in conseguenza di una caduta.

Graziano Fantini aveva 88 anni.

«Perdiamo una figura simbolo, che ha lasciato una forte impronta nella nostra città», dichiara la vicesindaco Daniela Bernardi, che proprio in occasione della Cividale-Castelmonte 2018 aveva consegnato al nonno-pilota, assieme al sindaco Stefano Balloch e ad altri esponenti della giunta civica, un riconoscimento per il suo impegno appassionato ed entusiastico.

«Lo ricorderemo con gratitudine e affetto – aggiunge Bernardi –, per la sua straordinaria passione per le automobili, sia nelle gare che nella vita di tutti i giorni».

Graziano Fantini, infatti – che fu anche consigliere di Confartigianato –, ha gestito per lungo tempo, aiutato dalla moglie, un’officina all’imbocco di viale Trieste, oggi condotta dal figlio Giuseppe.

Attivissimo e autosufficiente fino all’ultimo, Fantini – che lascia pure una figlia, Martina – era un veterano delle corse. Vantava la partecipazione a una miriade di sfide automobilistiche, ma ciò di cui andava maggiormente fiero era il titolo di rifondatore della cronoscalata che da Carraria porta fino al santuario mariano, una delle competizioni in salita più vecchie d’Italia.

Graziano Fantini l’ha organizzata in prima persona, da presidente della scuderia Red White, per ben dodici anni e vi ha partecipato una quindicina di volte, nella categoria auto storiche.

Nata nel 1959, ma sospesa, dopo qualche edizione, per la pericolosità del tracciato, la Cividale-Castelmonte fu ripristinata, con immani fatiche, dopo diciassette anni di stop.

«Ci fu – raccontava lo stesso pilota, l’anno passato – chi di fronte alle mie insistenze mi disse “Caro Fantini, su per quella strada non farai correre neanche le galline”».

«Ricordo ancora – aveva aggiunto – l’emozione che provai nel vedere il piazzale di Castelmonte gremito di automobili: mi vennero le lacrime agli occhi, pensando a quanto avevamo sudato per ottenere quel risultato, merito di un grande lavoro di squadra». —



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