Addio alla battagliera Paola

San Giorgio di Nogaro: impegnata nel civile, Appolonia si è spenta a 61 anni. Oggi i funerali

SAN GIORGIO DI NOGARO. È mancata ieri, all’età di 61 anni, Paola Appolonia, persona che ha avuto un ruolo importante nella vita sociale e culturale di San Giorgio di Nogaro.

A portarsela via è stata una malattia scoperta due anni fa. Lascia oltre al marito Mario, al figlio Alessandro e alla nuora Lisa, la mamma Onelia quasi novantenne. I funerali saranno celebrati oggi, a San Giorgio di Nogaro, alle 15.

Appassionata nelle sue battaglie, come quelle sostenute nel comitato per la salvaguardia degli arredi della Chiesa della Madonna, sempre schietta e mai ipocrita, è ricordata come una donna che non si tirava mai indietro quando c’erano problemi da affrontare o qualcuno da aiutare.

Componente della storica famiglia degli Appolonia, che per due generazioni ha gestito un’officina meccanica con rivendita auto e un distributore nella centralissima via Roma, era molto conosciuta e stimata.

A darle motivo di enorme orgoglio era anche il suo adorato figlio Alessandro Frizzarin, noto velista. Il coraggio che la contraddistingueva l’ha aiutata ad affrontare anche la malattia con grande dignità e consapevolezza, così come ha fatto, finchè le forze glielo hanno permesso, con il marito Mario dopo i gravi handicap riportati a seguito dell’incidente che lo ha coinvolto diverso tempo fa durante una corsa in bicicletta. Dimostrandosi quindi anche moglie esemplare e sensibile.

Dopo la diagnosi della malattia, Paola ha dimostrato determinazione, serenità e quella grinta che tutti le riconoscevano, non lasciandosi mai prendere dallo sconforto: più battagliera che mai, combatteva contro il male. Da qualche settimana, le sue condizioni erano peggiorate, ma mercoledì mattina ha chiesto al figlio di uscire per un giro nel paese.

Lui l’ha messa sulla carrozzina e l’ha portata nei posti che lei abitualmente frequentava. «È stato come se avesse voluto salutare tutti», ha detto il figlio. Poi, giovedì mattina l’aggravarsi delle condizioni, il ricovero in ospedale a Palmanova e, ieri mattina, il decesso.

Un dolore grande per la comunità di San Giorgio di Nogaro, che ieri, nell’apprendere la notizia, è rimasta sconvolta: tutti erano convinti che Paola potesse vincere anche questa battaglia e si sono stretti attorno al dolore dei suoi familiari.

«Mandi Paola», il saluto della gente al suono delle campane a morto che annunciavano la sua dipartita.

Tanti la ricordavano con l’immancabile sigaretta, mentre discuteva animatamente quando c’era un torto da riparare o qualcuno da sostenere.

Ma anche la battaglia affrontata diversi anni fa, in occasione della ristrutturazione della Chiesa della Madonna, cui era legatissima, quando assieme ad altri sangiorgini aveva costituito un comitato a salvaguardia e restauro degli arredi e per il mantenimento della storica disposizione dell’antica chiesa che si voleva “ammodernare”.

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