Addio allo storico Mario Martinis, è stato uno dei maggiori studiosi del Friuli
Aveva 72 anni e viveva a Povoletto. Collaborò anche con il Messaggero Veneto. I funerali a Savorgnano del Torre
Il Friuli piange la scomparsa di uno dei suoi pilastri culturali, lo storico ed etnoantropologo Mario Martinis, profondo conoscitore delle vicende, delle tradizioni e della lingua di questa terra, di cui è stato cultore e cantore.
Vincitore, per il suo impegno di studioso, di due premi internazionali di demoetnoantropologia e autore di decine di pubblicazioni, Martinis – anche giornalista, poeta e convinto ambientalista – se ne è andato all’improvviso all’età di 72 anni, spalancando un grande vuoto nel Comune di Povoletto, dove viveva, e a livello regionale, considerata l’entità del suo apporto di ricercatore.
Nativo di Savorgnano del Torre, nel 1976 si era laureato alla Facoltà di Magistero dell’università di Trieste, dove aveva poi continuato gli studi alla facoltà di Lettere e Filosofia.
Funzionario amministrativo, aveva concluso la sua attività lavorativa nell’allora Provincia di Udine, dove per alcuni anni aveva ricoperto anche il ruolo di responsabile del Servizio promozione delle identità storiche e linguistiche, dedicato a friulano, sloveno e tedesco.
La sua attività di ricerca è sfociata nella produzione di oltre una ventina di libri e di un’ottantina fra saggi, contributi scientifici e articoli, apparsi su riviste specializzate e sul Messaggero Veneto, per il quale realizzava approfondimenti relativi alla storia, la geografia, l’etnografia e l’antropologia del territorio; il suo ultimo libro, “Fiumi del Friuli”, era stato distribuito nei mesi scorsi proprio in allegato al quotidiano.
Ha fatto parte del circolo culturale Mondoperaio, per poi fondare, nei primi anni Ottanta, il Circolo culturale dei Savorgnan e il Circolo culturale OltreTorre.
Nel 2010 gli era stato assegnato il premio internazionale “G. Pitrè – S. Salomone Marino” (sezione “G. Cocchiara”) per l’opera in tre volumi “Il grande lunario del Friuli”. Martinis si è dedicato pure alla salvaguardia e alla valorizzazione della marilenghe, di cui è stato docente per la Società filologica friulana e per il Centro interdipartimentale della ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli dell’università di Udine.
«Fin dalla gioventù – ricorda il sindaco di Povoletto, Giuliano Castenetto – è stato attivo in politica, ricoprendo il ruolo di segretario della locale sezione del Partito socialista italiano e quello di consigliere comunale, a Povoletto, negli anni Ottanta e fino all’inizio dei Novanta.
È stato – testimonia quindi – un caro amico: con lui ho condiviso per lunghi anni l’impegno nel Psi e sui banchi dell’assemblea civica. La sua scomparsa priva la nostra comunità e tutta la regione di uno dei più lucidi interpreti. L’amministrazione – conclude il primo cittadino – è vicina a tutti coloro che gli hanno voluto bene».
I funerali dello studioso, che lascia la moglie, un fratello e i nipoti, saranno celebrati sabato 25 gennaio pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Savorgnano del Torre.
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