Addio all'ingegner De Sandre: inventò il primo personal computer della storia
In barba ai colossi informatici americani e giapponesi, sessant’anni fa il pc vide la luce in un piccolo laboratorio della Olivetti, dove Giovanni lavorava con Gastone Garziera, un tecnico fresco di diploma. «Non avevano capito che il mondo stava cambiando»

È mancato in Lombardia all’età di 89 anni Giovanni De Sandre. Ingegnere elettrotecnico nato a Sacile il 5 ottobre 1935, è considerato il padre dei nostri computer moderni. Assieme a un gruppo di scienziati informatici del gruppo Olivetti inventò infatti il primo personal computer della storia. Alla faccia di tutti i colossi informatici americani e giapponesi, sessant’anni fa il pc vide la luce in un piccolo laboratorio della Olivetti dove De Sandre lavorava con Gastone Garziera, un tecnico fresco di diploma.
Si era laureato al Politecnico di Milano nel 1959 e l’anno successivo era entrato in Olivetti, dove venne scelto per far parte del gruppo guidato da Giorgio Perotto – una delle menti più illuminate e coraggiose dell’azienda di Ivrea – che si occupava dei nuovi progetti, proprio il campo in cui De Sandre desiderava cimentarsi, forse intuendo di avere un appuntamento con il futuro.
Nel 1962 partì lo studio di fattibilità di una macchina da calcolo elettronica. Fu una corsa contro il tempo, con la consapevolezza che molti, dentro la Olivetti, non avrebbero scommesso un centesimo su questo progetto. «Non avevano capito che il mondo stava cambiando, che eravamo a un passo da una rivoluzione», raccontò qualche anno fa De Sandre al Messaggero Veneto.
I funerali saranno celebrati mercoledì 23 aprile, alle 11, nella chiesa di San Paolo Apostolo a Brugherio, nella provincia di Monza e della Brianza.
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