Addio Inpdap, pensionati preoccupati
Dall’Inpdap all’Inps: in mezzo al guado della fusione fredda degli istituti di previdenza ci sono 26 dipendenti ex Inpdap a Pordenone. Sui carboni ardenti, per loro, di un passaggio di ufficio nel Bronx, che potrebbe non essere indolore. Nubi sul futuro nel super Inps anche sul fronte dell’utenza: tre mesi di transizione servono per il giro di boa.
«Circa 20 mila assistiti ex Inpdap degli enti locali, scuola, sanità e altro sono coinvolti nel passaggio al super Inps nel Pordenonese – hanno detto Gianfranco Dall’Agnese e Michela Scottà dell’Inca-Cgil -. Tanti pensionati ci chiedono cosa cambierà, con l’Inpdap soppresso: ci saranno i prestiti agevolati? La previdenza ex-Enam? Di fatto, i due enti hanno culture e professionalità diverse».
Non è una questione di incartamenti e pacchetti previdenziali del “welfare” integrativo che l’Inpdap offriva, perché sono in ballo anche i destini professionali dei “colletti bianchi”. Nella palazzina nel centro direzionale, non sono tranquilli. «No alle mobilità coatte – hanno proseguito a proposito dell’ex Inpdap i sindacalisti dell’Inca -. Bisogna rispettare le regole e contratti di lavoro per i dipendenti coinvolti nel passaggio deciso dal decreto Salva Italia».
«Servono disposizioni attuative – propongono Scottà e Dall’Agnese – che assicurino gli sportelli per l’utenza. Una questione da chiarire è quella dei locali: dove saranno i nuovi uffici ex Inpdap dell’Inps? Chiediamo garanzie per i diritti dei lavoratori e quelli dei pensionati».
Intanto è pronto il modello di certificazione del diritto alla pensione pre-riforma. Sul sito web Inps-Inpdap, nella sezione “modulistica prestazioni pensionistiche”, è disponibile il modello di certificazione che serve a docenti, bidelli e amministrativi dell’istruzione che il 31 dicembre 2011 hanno maturato i requisiti pre decreto Monti. Certificare il diritto alla pensione serve a chi ha 35 anni di servizio e 61 candeline sulla torta (o 36 di servizio e 60 di età) per conseguire il valore di base di 96. O 40 anni di contribuzione o, ultima alternativa, 20 per la formula a pochi zeri sull’assegno mensile, di vecchiaia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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