Addio Little Tony, cuore matto del rock FOTO in Fvg- VIDEO

ROMA. Il suo vero nome era Antonio Ciacci ma per tutti era Little Tony. Si è spento ieri in una clinica romana dove era ricoverato da tre mesi per un male incurabile.
Aveva 72 anni. Il suo nome è legato agli anni sessanta e al rock and roll, una passione nata in Inghilterra, dove ha vissuto per alcuni anni.
Little Tony era è nato a Tivoli il 9 febbraio 1941. Da giovane aveva iniziato a interessarsi di musica grazie a una passione di famiglia. Rientrato in Italia dall’Inghilterra, nel 1961 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Adriano Celentano.
Canta «24 mila baci» classificandosi al secondo posto. Sempre nel 1961 incide diverse canzoni per alcuni film. Il primo successo discografico è del 1962: «Il ragazzo col ciuffo».
Che tempi erano quelli. In Italia imperversava il Cantagiro, talent show on the road. Nel 1962 ci partecipa anche lui con il brano «So che mi ami ancora».
Nel 1965 è semifinalista a Un disco per l’estate con «Viene la notte». Trionfo nel 1966 quando porta al Cantagiro «Riderà». La canzone non vincerà la manifestazione ma venderà oltre un milione di copie.
L’anno dopo un altro grande successo: la sanremese «Cuore matto» arriva prima in classifica e rimane tra i primi posti per 12 settimane consecutive.
La canzone (scritta Totò Savio) ebbe anche un successo internazionale nell’interpretazione in spagnolo del gruppo Los Catinos. Del ’68 ancora al Festival di Sanremo con «Un uomo piange solo per amore».
Nel 1974 è di nuovo a Sanremo con «Cavalli» e a Saint Vincent, semifinalista di Un disco per l’estate con «Quando c’eri tu». Nel 1975 incide l’album Tony canta Elvis, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici.
Nel 2003 partecipa di nuovo al Festival con «Non si cresce mai» in coppia con Bobby Solo. Nel 2008 parteciperà di nuovo al Festival col brano «Non finisce qui».
Il suo stile era inconfondibile, i suoi vestiti imitati e spunto per parodie. Ma è indubbio che sua stato Little Tony a segnare il rock italiano rendendolo, con quella faccia da bravo ragazzo «ciociaro» popolare anche a un pubblico che stentava ad allontanarsi dai melodici.
«Addio Cuore Matto». Così i Negramaro hanno salutato su twitter il cantante. Sempre su twitter Sabina Guzzanti scrive: «Forse per questo fa inverno a primavera».
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