“Adotta un cane”: il progetto funziona e il Comune risparmia

PRATA. Funziona l’incentivo per le adozioni degli animali ospitati in canile: Prata è tra i Comuni con meno animali da mantenere nel canile di Villotta di Chions. L’amministrazione Favot in questi...

PRATA. Funziona l’incentivo per le adozioni degli animali ospitati in canile: Prata è tra i Comuni con meno animali da mantenere nel canile di Villotta di Chions. L’amministrazione Favot in questi giorni ha proceduto a rinnovare la convenzione con il canile di Villotta per la custodia di cani e gatti randagi o abbandonati. Attualmente i cani in custodia sono 7, tutti di piccola taglia, a cui si aggiungono anche due gatti. I Comuni di Pasiano e Brugnera superano invece abbondantemente la decina di cani.

Mantenere gli animali in canile costa: si tratta di una somma che soprattutto in tempo di crisi delle famiglie pesa molto sul bilancio comunale, per questo sono sempre più pubblicizzate e incentivate politiche di adozione degli animali. Il costo per il mantenimento dei cani in canile va dai 3,80 euro al giorno per ciascun cane ricoverato di taglia piccola ai 4,15 euro quotidiani per i cani di taglia grande, quelli sopra i 30 chilogrammi, passando per i 3,90 euro per i cani di taglia media. Sono inoltre previsti 5,70 euro per i cuccioli orfani nei loro primi 60 giorni di vita. A queste cifre va poi aggiunta l’Iva al 22% e tutte le spese per vaccinazioni e prestazioni sanitarie che seguono il tariffario dell’azienda sanitaria. «Adottare un cane al canile anziché comprarlo in un negozio è un’azione positiva – spiegano dal municipio –. È un po’ come salvargli la vita, senza dimenticare che un animale domestico può essere un ottimo compagno, fidato e affettuoso. Per il Comune è un sensibile risparmio. Ridurre gli abbandoni o gli smarrimenti, oltre che segno di civiltà, diventa anche un aiuto alla diminuzione delle uscite dalle casse comunali».

Per incentivare le adozioni, Prata offre da due anni un contributo una tantum di 300 euro a chi adotta un cane randagio, abbattendo così il costo di mantenimento a carico della collettività. Il contributo è assegnato in due tranche: metà al momento dell’adozione e l’altra metà dopo un anno.(c.st.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto