Adozioni, 80 famiglie friulane in attesa di un bambino

Riaperte le procedure con Haiti dove i tempi di attesa per una coppia dai 30 ai 50 anni si aggira sui due anni

UDINE. Sono un’ottantina le coppie friulane in attesa di ricevere un bambino adottabile, di cui il 70% aspettano di abbracciare il figlio dalla Colombia, il 20% dal Brasile, mentre il 10% suddiviso fra Haiti e Bulgaria (paese con cui le procedure sono attive da circa un anno). I bambini che arrivano in Friuli dalla Colombia presentano in media un’età che non supera gli 8 anni, mentre per quanto riguarda il Brasile i bambini hanno un’età over 7 anni.

Le coppie friulane che decidono di muovere i passi verso questa esperienza sono sempre più adulte: in media hanno fra i 35 e i 45 anni. Questi i numeri resi noti dalla onlus “Senza Frontiere” che quest’anno ha compiuto 30 anni di attività e oggi, nella nuova sede in via Colugna 92/2, ha riunito i Servizi sociali per spiegare le procedure di adozione con Haiti: la onlus udinese è stata autorizzata dalla Commissione adozioni internazionali a operare nel paese da fine marzo 2011, ma da novembre l’iter è ripartito a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale haitiana delle procedure adottive.

Come requisiti: le coppie adottanti devono avere fra i 30 e i 50 anni, ciò – ha spiegato Publio Rodriguez Morales, referente dei paesi esteri per conto della onlus – in considerazione della speranza di vita ad Haiti che si attesta sui 62 anni. La coppia che attiva le procedure per Haiti deve essere sposata o dimostrare una convivenza di almeno 5 anni. Relativamente ai bambini haitiani adottabili, la cui stima si aggira oltre i 50 mila, per legge la loro età va da zero a 16 anni. Questi bambini vivono nelle créche, istituti privati gestiti spesso da religiosi. I tempi di attesa dipendono dai singoli paesi: la Colombia ha stabilito parametri molto rigorosi. Per Haiti si parla di un tempo d’attesa stimato di due anni.

Nell’arco dei trent’anni di attività, “Senza Frontiere” ha realizzato il sogno di numerose famiglie friulane, ha seguito oltre 250 procedure di adozione (per i primi dieci anni la maggior parte riguardava bambini indiani attraverso il contatto con le suore di Madre Teresa di Calcutta). Il traguardo trentennale è stato festeggiato con le famiglie adottive e le nuove famiglie, in molti casi, costruite dagli adottati.

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