Adunata alpini, scelto lo slogan: si comincia con una Lucciolata
PORDENONE. Da oggi alla primavera 2014 tutte le manifestazioni alpine saranno caratterizzate da un unico slogan: “Aspettando l’adunata”. Si comincia il 9 marzo con una lucciolata in centro città a favore della Via di Natale. E’ organizzata dai 73 gruppi che compongono la sezione di Pordenone.
La marcia in notturna di beneficenza è una delle iniziative che hanno sempre visto impegnate le penne nere: sarà guidata dal presidente nazionale Corrado Perona che, alla data dell’adunata in città, non sarà più in carica. A 440 giorni dal grande evento che richiamerà nella Destra Tagliamento 400 mila persone, davanti al notaio Giulio Bevilacqua ieri mattina è stato firmato l’atto costitutivo del Comitato organizzatore dell’adunata numero 87, organismo che è presieduto dal consigliere nazionale Ana Nino Geronazzo, vice il segretario generale Silverio Vecchio.
La prima riunione si terrà a marzo e darà i “compiti per casa” agli oltre 7 mila alpini di Pordenone. Gli incontri proseguiranno con cadenza mensile fino in autunno, quando saranno settimanali e poi giornalieri fino alla tre giorni di eventi.
La raccolta fondi non preoccupa gli organizzatori. Ogni anno non c’è stato alcun problema. «In tempi di crisi cercheremo di contenere i costi – spiega Geronazzo – ma gli alpini sono noti per non sperperare e per la loro trasparenza». Chiusa l’adunata di Bolzano (che è costata molto di più della media perché abbiamo dovuto addirittura mandare in onda spot spiegando che gli alpini non sono truppe di occupazione e tradurre ogni atto in lingua tedesca) l’Ana ha restituito agli enti pubblici 234 mila euro. Col risultato che è stata una bellissima adunata e la gente ha compreso chi siamo davvero. Lo facessero tutte le istituzioni...». Sono momenti difficili, ha ripreso l’assessore al Commercio Bruno Zille, «ma questo sforzo va fatto, Pordenone darà il meglio di sè».
L’invasione «che segnerà la storia della città, il più grande evento di massa mai ospitato» non sarà solo di persone, ma anche di soldi, detto in parole povere. La Regione, ha confermato il vicepresidente Luca Ciriani, farà la sua parte tenendo presente «che incassiamo i nove decimi dell’Iva. In quei giorni gli alberghi della provincia, di Udine, della fascia orientale veneta saranno pieni. Così come i locali». L’obiettivo turistico: «Far tornare in regione coloro che verranno per l’adunata».
Perché l’adunata “costa”? La risposta arriva dal tesoriere. «Tribune, raccolta rifiuti, pulizia delle strade, allestimento di tribune e transenne, acqua, luce, straordinari delle forze dell’ordine, potenziamento dei servizi sanitari. Sono servizi che vengono contabilizzati. Poi l’ente erogatore può decidere se farseli liquidare o “offrirli”, ma in bilancio ci devono andare».
Il presidente dell’Ana Giovanni Gasparet, con i vice Umberto Scarabello e Gianni Antonutti, è soddisfatto e fiducioso: «Pordenone è terra di alpini. Ci aspetta un periodo molto intenso. Ma l’adunata sarà solo l’inizio del rilancio, perché seminerà germogli di incontri e amicizie. Confidiamo che gli alpini tornino, con più calma, negli anni successivi».
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