Affigge volantini contro la ex: arrestato
MONTEREALE VALCELLINA. Ci è ricascato. Prima ha firmato davanti ai carabinieri (era sottoposto alla misura cautelare da tempo, alleviata dopo essere stato ai domiciliari) poi si è recato nell’abitazione dell’ex compagna – che nel frattempo era stata costretta a trasferirsi a 40 chilometri di distanza per sottrarsi agli atti persecutori – e ha affisso volantini diffamatori sulla facciata del condominio, nel cuore della notte.
Sorpreso in flagranza dai carabinieri, è stato arrestato. Il pubblico ministero ha chiesto e il giudice dibattimentale ha concesso un aggravamento della misura cautelare e il presunto stalker è stato portato in carcere.
La relazione tra un trentatreenne disoccupato di Montereale Valcellina, E.C., e una maniaghese quarantenne, era durata pochi mesi, lo scorso anno. Poi erano cominciati gli atti persecutori, che avevano costretto la donna a sporgere denuncia. Vani furono i suoi tentativi di mettere fine bonariamente ai tormenti cui era con frequenza sottoposta, suo malgrado. E questo perché non aveva intenzione di riallacciare la seppur breve relazione al cui tramonto, però, lui non si era mai rassegnato.
Telefonate mute e no, ingiurie, sms, appostamenti sotto casa e davanti al posto di lavoro. Quanto bastava per aprire un procedimento penale, il cui dibattimento è in corso davanti al giudice monocratico Rodolfo Piccin, prossima udienza a settembre.
Nel frattempo l’uomo era stato sottoposto a diverse misure cautelari, decise a seguito dei vani ammonimenti orali: prima il divieto di avvicinamento alla donna, alla fine di aprile gli arresti domiciliari, aggravamento della misura perché gli atti persecutori erano ripresi.
Il trentatreenne era tornato libero recentemente, sottoposto solo alla misura cautelare dell’obbligo di firma davanti ai carabinieri. Ciò che aveva fatto anche l’altra ieri, prima di tornare a colpire.
L’ex fidanzata da qualche mese si era trasferita dal Maniaghiese all’hinterland pordenonese. Riteneva che 40 chilometri di distanza fossero sufficienti per evitare di incontrarlo. Invece lui ancora non era rassegnato: tanto che l’altra notte è stato sorpreso dai carabieri all’esterno del condominio della ex mentre affiggeva volantini diffamatori e con una bomboletta spry stava imbrattando la facciata della palazzina.
E’ stato nuovamente arrestato dai carabinieri della stazione di Maniago, al comando del maresciallo Federico Frassino, e dell’aliquota operativa. Il pubblico ministero Monica Carraturo ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare. Il gip lo ha concesso ed E.C., assistito dall’avvocato Paolo Luisa Vissat, è finito in carcere. E’ molto probabile che la misura non venga attenuata prima della celebrazione della prossima udienza, in autunno.
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