Affitti bassi e innovazione, così si ripopola il centro
SAN VITO. Più parcheggi o una nuova viabilità? Il modo per risollevare un centro storico, facendovi tornare attività commerciali che lo hanno lasciato, passa per una misura più immediata: abbassare i canoni d’affitto dei locali.
L’esempio arriva dall’inaugurazione della nuova sede di Videoefoto.it, in via Marconi. A pochi metri, sul lato opposto della strada, di recente si è trasferito (era sempre in via Marconi) Ibi’s moda, negozio di abbigliamento. Nelle scorse settimane, la libreria Videoerre si è trasferita in via Amalteo, dove si trovava il bar Ai stanchi, chiuso da tempo. E’ insomma un periodo di spostamenti, nel centro storico sanvitese, dove comunque rimangono sfitti diversi locali commerciali.
Renato Bianchini, titolare di Videoefoto, spiega il suo caso: «Mi sono spostato da via Pantaleoni, sempre in centro ma più defilata, a via Marconi, dove pago lo stesso affitto, ma ho molta più visibilità. Questo, grazie ai proprietari. A San Vito bisogna iniziare a ragionare in questi termini: venendo incontro alle esigenze dei commercianti, i proprietari di locali sfitti inizino ad abbassare gli affitti e il centro si ripopolerà. Tutte le parti in causa devono fare rete per recuperare il centro».
Al taglio del nastro del nuovo negozio c’era anche il sindaco Antonio Di Bisceglie, che ha aggiunto un altro tassello, quello dell’innovazione, perché il suddetto rilancio vada a buon fine: «Almeno per determinate attività commerciali, è bene che l’esercente colga le innovazioni. Nel caso di Videoefoto, lo spostamento significa anche un nuovo inizio per il settore in cui lavora, sottoposto a innovazioni».
Bianchini da tempo ha afficanto all’attività di fotografo “tradizionale” le riprese e i montaggi video, la creazione di e-book, la copertura di eventi culturali a San Vito e le riproduzioni artistiche. Ma se lo spirito che guarda all’innovazione non manca, un centro come quello sanvitese difetta di tecnologie al passo con i tempi.
«Ho un laboratorio per il montaggio di video – continua Bianchini –, ma è il sistema a essere rimasto indietro: la fibra ottica non c’è ed è essenziale per caricare i video sul web». Per determinate attività, a rischio ridimensionamento o scomparsa senza i mezzi per restare al passo delle innovazioni, le infrastrutture per una banda larga internet degna di questo nome restano essenziali. E a San Vito, come in molti luoghi d’Italia, in questo senso c’è ancora molto da fare.
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