Agenzia delle entrate, l’ufficio di Maniago perde addetti e diventa sportello

MANIAGO. Da lunedì 17 ottobre l’ufficio dell’Agenzia delle entrate di Maniago, il secondo della provincia, cui fanno riferimento 24 comuni, sarà declassato a sportello. Per sei degli otto addetti non cambierà nulla, mentre gli altri due saranno trasferiti nella sede di Pordenone.
Una notizia che era nell’aria da tre anni: ora è stata comunicata la data di entrata in vigore del provvedimento. Non uno smantellamento completo: nella città del coltello, chiude l’ufficio territoriale, ma resta comunque uno sportello di assistenza fiscale dedicato all’erogazione di specifici servizi di front-office. Proseguiranno, insomma, le attività di ricezione dati e documenti.
Una parte delle lavorazioni relative a inserimento e controllo dati e quanto è legato al back-office saranno trasferiti nella sede di Pordenone.
A pagare maggiormente il taglio maniaghese, in termini di disagi, sono i professionisti, che saranno costretti a rivolgersi più di frequente all’ufficio di Pordenone. «La decisione era stata assunta da anni dall’ente e ufficializzata nei mesi scorsi – ha fatto sapere Salvatore Montalbano (Cisl) –. Oggi abbiamo una data precisa: l’Agenzia delle entrate a Maniago chiude di fatto l’ufficio territoriale, per lasciare un presidio. Un buon numero di addetti è stato garantito: 6 su 8.
Un organico comunque adeguato all’utenza. In anni in cui si è diffuso il telelavoro, si sarebbe potuto però optare per mantenere lo staff al completo». Montalbano ha annunciato che «l’ufficio maniaghese sarà integrato con postazioni del Centro per l’impiego, come da progetto presentato dall’amministrazione Carli».
Lo spostamento del Cpi, come aveva spiegato il sindaco, permetterà una riorganizzazione dei servizi e ne migliorerà l’erogazione a cittadini e imprese, creando sinergia e favorendo gestione integrata degli utenti e razionalizzazione dei costi. Montalbano ha messo in evidenza «lo sforzo compiuto dall’amministrazione per garantire la prosecuzione del servizio a Maniago».
La battaglia è stata infatti trasversale. Sono state raccolte anche firme nei 24 comuni che fanno riferimento all’ufficio della città del coltello per dire “no” a questo ennesimo taglio, che penalizzerà un ampio territorio. A proporre la petizione è stato il consigliere di minoranza Massimo Milanese (Con Maniago nel cuore). La raccolta è stata avviata dopo che l’assemblea civica presieduta da Andrea Carli ha approvato all’unanimità un documento per impegnare le altre assise a fare fronte comune per dire “no” a questo ennesimo taglio.
Negli ultimi anni, in termini di servizi Maniago ha perso diversi pezzi: dall’ufficio del giudice di pace all’ospedale, cui sono stati tolti medicina e pronto soccorso sulle 24 ore.
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