Agesci, festa a Piancavallo per celebrare i 30 anni

A Pian delle More il campo a “chilometri zero”, con gli scout di ieri e di oggi. Il saluto di monsignor Pellegrini: «Il compleanno sia un’occasione per ripartire»

AVIANO. Il fazzolettone verde con le righe blu e gialle – i colori di Aviano – divise scout e tanti ricordi ieri a Piancavallo per la festa per i 30 anni del gruppo Agesci, Associazione guide e scout cattolici italiani, Aviano I. Nel 1983 era stato fondato il gruppo e ieri l’anniversario è stato ricordato. Presenti scout di oggi, ma anche quello di ieri, quelli che hanno permesso che il progetto educativo di sir Robert Baden-Powell crescesse anche ad Aviano e si sviluppasse.

Appuntamento in un’area di Pian delle More, sede da qualche giorno del campo “a chilometri zero” delle squadriglie di Aviano. Scelta non casuale è stato spiegato durante l’alzabandiera che ha segnato l’inizio della giornata, ma fatta per proporre ai bambini e ai ragazzi un’esperienza nel territorio in cui vivono.

L’area scelta si presta bene ai campi scout e l’assessore comunale Fernando Tomasini, che ha portato il saluto dell’amministrazione, ha spiegato che verrà destinato alle attività di associazioni come l’Agesci. Presente anche un altro assessore, Mauro Angeli, non come figura istituzionale, ma come ex scout, con tanto di fazzolettone al collo.

Circa 300 le persone presenti ieri, scout che hanno cominciato il percorso in questi 30 anni, molte le famiglie. È stato calcolato che sono circa 200 i bambini e ragazzi che hanno vissuto ad Aviano questa esperienza educativa. Alla festa anche coloro che hanno gettato le basi alla parrocchia di San Zenone per questa esperienza: Dino Del Savio e l'allora cappellano, don Orioldo Marson.

Una giornata fatta di momenti di ricordo, ma anche di condivisione nel puro stile scout come il pranzo comunitario, la gara di torte e il grande gioco del trentennale, uno “Scarabeo” con un punteggio legato alla capacità di individuare parole o frasi legate all’anniversario.

Ha portato il saluto anche il vescovo di Concordia Pordenone, Giuseppe Pellegrini: nel cerchio che l’ha accolto ha evidenziato l’importanza del metodo educativo dello scoutismo, e ha sottolineato l’importanza del rispetto della natura che si unisce al messaggio evangelico della fratellanza.

«Vi auguro – ha detto congedandosi – che i trent'anni siano una occasione per ripartire con entusiasmo per aggiungerne altri trenta». L’anniversario è stato ricordato anche nella messa e la giornata all’insegna dei ricordi si è chiusa con l’ammainabandiera.

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