Aggressione in ambulanza a Latisana: feriti due operatori

Un uomo del posto, già conosciuto dalle forze dell’ordine, ha dato in escandescenza nella serata di sabato 8 febbraio. È stato portato via dai carabinieri e denunciato

Aggrediti gli operatori sanitari di un’ambulanza a Latisana (foto d'archivio)
Aggrediti gli operatori sanitari di un’ambulanza a Latisana (foto d'archivio)

Nuova aggressione agli operatori sanitari di Latisana. Nella serata di sabato 8 febbraio qualcuno aveva segnalato una persona a terra. Subito sono scattati gli aiuti ed è stata inviata un’ambulanza. L’uomo soccorso, una volta salito sul mezzo, ha cominciato a dare in escandescenza. La situazione a dir poco critica si è protratta per alcuni minuti, fino all’arrivo in pronto soccorso.

Sul posto sono intervenuti rapidamente i carabinieri che sono riusciti a bloccare l’individuo, un latisanese di circa cinquant’anni già conosciuto dalle forze dell’ordine. Due gli operatori sanitari feriti, fortunatamente in modo non grave. Ciascuno ha pochi giorni di prognosi. L’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione pubblica di servizio.

 

Mettono in attesa il fratello ferito, lui aggredisce gli infermieri: urla, minacce e danni al pronto soccorso
I danni alla porta e al distributore dell'acqua sono stati subito sistemati ©Foto Petrussi

«Verso le 21.30, subito dopo aver saputo quello che era successo – ha riferito il sindaco di Latisana, Lanfranco Sette – sono andato al pronto soccorso per capire che cosa era successo. Ho verificato che il servizio era pienamente operativo. Un utente mi ha riferito di aver udito delle grida e poi di aver visto i carabinieri che, assieme al personale sanitari, hanno agito con tempestiva discrezione per assicurare il mantenimento dell’operatività del pronto soccorso. In settimana sentiremo la Direzione medica dell’ospedale per fare il punto. Esprimiamo anche in questo caso ai carabinieri e al personale medico e infermieristico del pronto soccorso stima e gratitudine per la professionalità dimostrata anche in questa emergenza».

«Siamo preoccupati – ha sottolineato Afrim Caslli, segretario provinciale udinese del sindacato degli infermieri Nursind – per questo ennesimo episodio di violenza che coinvolge gli operatori sanitari e in particolare gli infermieri. Una professione che sta diventando insostenibile a 360 gradi: le nostre mani devono servire a curare, non per proteggerci. Richiediamo a grande voce, per l'ennesima volta, un intervento della politica per individuare provvedimenti che consentano di proteggere chi lavora».

Un altro episodio di violenza nei confronti del personale sanitario del pronto soccorso di Latisana si era verificato nella serata dello scorso 21 gennaio: a dare in escandescenze e aggredire verbalmente gli operatori erano stati due individui, due fratelli, cittadini albanesi, di 30 e 40 anni residenti a Bibione. A denunciare l’episodio era stato la Uil Fpl. Il sindacato, già in quell’occasione, aveva ricordato che le aggressioni ai danni del personale sanitario sono in costante aumento e rappresentano una delle principali criticità del settore. 

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